Ci sono ancora dubbi sulla nuova modalità di attribuzione delle supplenze docenti. Parliamo degli interpelli, che a partire dall’anno scolastico 2024/25 hanno sostituito le MAD, ai sensi della OM 88/2024.
Mai come in questi mesi, infatti, gli interpelli saranno i grandi protagonisti delle supplenze docenti, visto che con il nuovo anno non si può più chiamare da GPS.
Sappiamo che è la scuola stessa a pubblicare sul proprio sito istituzionale gli interpelli a cui poi i docenti scelgono se candidarsi.
Una volta accettato l’interpello, però, il docente di fatto è assunto a tempo determinato e l’interpello assume tutte le caratteristiche di una supplenza da graduatoria di istituto. Questo vale nel bene e nel male. Nel bene perché il docente ha così diritto a malattie, permessi ed assenze varie durante il contratto, nel male perché se rinuncia o abbandona è soggetto a sanzioni.
Nel caso della rinuncia per supplenze docenti è opportuno distinguere tra:
Nel caso dell’abbandono per supplenze docenti, invece, le sanzioni sono le stesse sia per posto comune che per sostegno. Il docente che abbandona il servizio dopo averlo precedentemente accettato non potrà più ottenere supplenze da tutte le GI. La sanzione riguarda tutte le scuole e tutti gli anni di vigenza delle GI; non solo quindi 2024/2025, ma anche 2025/2026.