Assegno Unico, INPS conferma che l’Accredito può slittare a fine Gennaio

Ancora nessuna traccia dell’Assegno Unico di gennaio 2025. Per adesso INPS non ha pubblicato il calendario con le date di pagamento, né ha avviato le disposizioni. Tuttavia non c’è da preoccuparsi: ci pensa lo stesso Istituto a rassicurare i percettori.

Assegno Unico, per il 2025 non serve rifare la domanda

L’Assegno Unico è la prestazione che INPS riserva a chi ha figli a carico fino a 21 anni, oppure senza limiti d’età se sono affetti da disabilità.

Il pagamento è mensile. L’ultimo c’è stato a dicembre, pertanto i beneficiari sono in attesa di quello di gennaio. Da un anno all’altro non serve ripresentare la domanda per continuare a beneficiare dell’assegno, è sufficiente rinnovare l’ISEE. Ma per farlo c’è tempo fino al 28 febbraio, pertanto il pagamento di gennaio va in automatico.

Solitamente INPS dispone i pagamenti intorno alla decina del mese, e circa una settimana dopo paga. Al momento però sembra che la questione stia andando lunga, perché ancora l’Istituto non si è mosso. Non ha nemmeno pubblicato il calendario con le date di accredito, cosa che l’anno scorso fece il 2 gennaio.

INPS quando paga?

Alla luce di quanto detto, i beneficiari dell’Assegno Unico stanno iniziando a rivolgersi all’Istituto per sapere se ci sono novità in merito ai pagamenti. Tramite social l’INPS fa sapere che novità non ce ne sono, ma ricorda che le date del calendario pagamenti sono orientative e che gli accrediti possono avvenire anche a fine mese.

Ecco la conferma:

Se le date di accredito dell’Assegno Unico ancora non compaiono sul Fascicolo Previdenziale dunque è tutto regolare. I pagamenti dovrebbero arrivare nei giorni intorno a metà mese. L’ipotesi è che arrivino tra il 15 e il 17 gennaio, tuttavia potrebbero slittare anche a fine mese.

Soprattutto se l’importo in pagamento a gennaio è diverso rispetto a quello pagato a dicembre. In questi casi, infatti, INPS ha bisogno di un po’ più di tempo per ricalcolare il valore dell’assegno. Magari anche in base all’ISEE, se il percettore ha già provveduto a presentare quello aggiornato.