Assegno Unico di Gennaio: bisogna controllare direttamente il Conto Corrente. Ecco il Messaggio INPS sui pagamenti in arrivo

L’Assegno Unico di gennaio sta facendo dannare non poco le famiglie beneficiarie, che ancora aspettano di sapere quando riceveranno la prestazione. INPS sembra un po’ in ritardo nella presa in carico delle pratiche e nella disposizione dei pagamenti.

Tuttavia, il “ritardo” era stato annunciato dall’Istituto già all’inizio dell’anno. Vediamo meglio cosa le novità delle ultime ore sui motivi e sull’imminente data dell’inizio dei pagamenti confermata direttamente da Inps.

Assegno Unico in ritardo: c’è una spiegazione

Il 2 gennaio del 2024 INPS ha reso noto il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico per il 2024. Quest’anno, alla data del 13 gennaio, ancora le date di accredito del 2025 non si conoscono. Chi ha figli a carico fino a 21 anni non ha troppo da preoccuparsi: la prestazione è stata rinnovata anche per il 2025, quindi il pagamento arriverà. Tuttavia non è ancora dato sapere quando.

Il motivo di cotanto ritardo lo si ritrova nel messaggio INPS del 2 gennaio 2025. Dal 1° gennaio di quest’anno, fa sapere l’Istituto, INPS ha aderito al sistema Re.Tes. della Banca d’Italia, relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato. Questa importante innovazione introduce nuove modalità di dialogo completamente telematiche per i pagamenti e le riscossioni e ha perciò comportato delle operazioni iniziali di adattamento delle procedure.

Per adattare le nuove procedure l’INPS ha dovuto adattare la normale prassi, con ripercussioni anche sull’Assegno Unico. Lo stesso messaggio, infatti, avverte:

«Durante i primi giorni di operatività di Re.Tes., potrebbero verificarsi alcuni, eventuali ritardi nei pagamenti delle prestazioni non pensionistiche […]». Qui INPS parla di ritardi nei pagamenti.

INPS inviata a controllare il conto corrente

Nel frattempo una comunicazione similare è stata pubblicata nel Fascicolo Previdenziale, accedendo all’Area Personale del sito Inps:

Spiega così Inps la situazione: “Si informano gli utenti che le nuove modalità di dialogo telematico con il sistema Re.Tes di Banca d’Italia consentono di visualizzare la data di pagamento delle prestazioni non pensionistiche solo dopo l’effettivo accredito da parte della Banca”.

Insomma secondo quanto si apprende dall’Istituto i ritardi non saranno relativi al pagamento, ma solo relativamente alla visualizzazione dell’accredito disposto. Quindi prima sarà pagato l’Assegno e poi saranno visibili sul Fascicolo Previdenziale le informazioni relative a questa disposizione. Per cui gli accrediti in questi giorni avverranno “al buio”, cioè senza annuncio di pagamento. L’attenzione delle famiglie deve quindi spostarsi direttamente sui conti correnti e non sul Fascicolo Previdenziale.

Quando ci saranno i pagamenti di gennaio

A chiarire quando ci saranno i pagamenti di gennaio 2025 è Inps con il Messaggio n. 111 divulgato nella giornata di ieri. Lo stesso in cui spiega i motivi dei rallentamenti in corso.

Gli accrediti sui conti correnti dei beneficiari arriveranno a partire dal 20 gennaio 2025. Con un leggero ritardo rispetto alle mensilità precedenti.

Nel frattempo le famiglie possono reperire la documentazione necessaria al rinnovo dell’ISEE, da effettuare entro il prossimo 28 febbraio se non vogliono riscuotere l’importo minimo mensile.