Gennaio e febbraio sono i mesi clou per rinnovare l’ISEE 2025. Senza un indicatore economico aggiornato non si ha diritto a molte prestazioni previdenziali. Oppure si ha diritto all’importo minimo.
Vediamo quali sono le nuove soglie ISEE per accedere ad alcune di queste e come sono cambiate rispetto all’anno scorso.
Partiamo dalla prestazione previdenziale che richiede un ISEE più basso, ossia il Bonus anziani non autosufficienti. Si tratta di un contributo introdotto in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2025. Ha un valore pari a 850 euro mensili e spetta a chi già percepisce l’indennità di accompagnamento.
Dal 2 gennaio scorso possono richiederlo coloro che abbiano:
Anche nel 2025 ci sarà la Carta Acquisti, un aiuto da 480 euro annui erogati in sei tranches da 80 euro l’una. L’importo è spendibile per acquistare beni alimentari, farmaci, parafarmaci e per pagare le bollette.
La ricarica arriva ogni 2 mesi sulla carta dei beneficiari: si tratta di cittadini over 65 o genitori di minori fino a 3 anni il cui ISEE non superi gli 8.117 euro. Rispetto all’anno scorso, la soglia è salita: nel 2024, infatti, potevano accedervi solo coloro il cui indicatore non superasse gli 8.052,75 euro.
Per controllare tutti i requisiti e scaricare i moduli per la domanda si invita a consultare la pagina dedicata del Ministero dell’Economia.
Rispetto al 2024 è salita anche la soglia per accedere all’Assegno di Inclusione, il sussidio che da gennaio dell’anno scorso ha sostituito il Reddito di Cittadinanza.
Tale sussidio spetta alle famiglie in cui vivono soggetti disabili, over 60, minorenni o svantaggiati e il cui ISEE non supera i 10.140 euro. L’anno scorso il tetto era pari a 9.360 euro, pertanto da quest’anno sono attesi più beneficiari, circa 50 mila in più. Il Governo ha innalzato la soglia ISEE ma non ha avuto bisogno di stanziare nuovi fondi: userà le risorse avanzate nel 2024.
La stessa soglia ISEE è prevista per il Supporto Formazione e Lavoro. In questo caso, il limite ha fatto un bel balzo in avanti: fino al 2024, infatti, ne rimanevano esclusi coloro il cui indicatore superava i 6.000 euro. Da quest’anno, invece, potranno accedervi tutti i cittadini tra i 18 e i 59 anni che accettano di prendere parte a un percorso di politica attiva del lavoro con un ISEE entro i 10.140 euro.
Per quanto riguarda la soglia ISEE che delimita l’accesso alla Carta Dedicata a te, invece, non ci sono novità: è rimasta a 15.000 euro.
Per spendere la somma erogata nel 2024 c’è tempo fino al prossimo 28 febbraio. Dopodiché ci sarà una nuova tranche, ma ancora non si sa quando. L’importo è pari a 500 euro, spendibili esclusivamente in beni alimentari.
Spetta alle famiglie che rispettano il suddetto limite ISEE e in cui nessuno dei membri beneficia di altre prestazioni previdenziali. L’assegnazione avverrà come sempre in automatico.
L’unica prestazione tra quelle elencate in cui l’ISEE non limita l’accesso alla prestazione è l’Assegno Unico. L’Assegno Unico, infatti, spetta a tutti quelli che hanno figli a carico fino a 21 anni, indipendentemente dalla situazione economica.
Tuttavia, l’ISEE è necessario non solo per rinnovare la domanda, ma anche per stabilire l’importo mensile della prestazione. Più questo è alto e minore sarà l’importo dell’assegno, e viceversa. Nel 2024, per esempio, beneficiavano dell’importo massimo mensile (pari a 199,40 euro per ogni figlio minorenne e a 96,90 per ogni figlio maggiorenne) le famiglie con ISEE non superiore a 17.090 euro. Man mano che l’ISEE, sale l’importo in pagamento scende.
Gli importi e le relative fasce ISEE del 2025 ancora non si conoscono: INPS dovrebbe renderli noti nei prossimi giorni.