Il 2025 porta importanti novità per i lavoratori dipendenti a cui è applicato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Terziario, Distribuzione e Servizi. Grazie all’accordo di rinnovo del contratto, firmato il 22 marzo 2024, i dipendenti del settore beneficeranno nel corso di quest’anno di due aumenti salariali e di un’erogazione una tantum, che si aggiungono agli importanti miglioramenti già visti nel 2024 e programmati per il 2026.
I miglioramenti economici in busta paga arriveranno ai lavoratori dipendenti cui si applica il CCNL sottoscritto da Confcommercio e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil.
Parliamo di commessi/e di negozi, cassieri/e e banconisti di supermercati, magazzinieri, impiegati amministrativi, tecnici, quadri del settore commercio e dei servizi.
Le misure previste per questi lavoratori operano – con le medesime scadenze e importi – sotto i contratti collettivi di nazionali di lavoro sottoscritto da Confesercenti, il CCNL Distribuzione Cooperativa sottoscritto dalle Centrali Cooperative, e il CCNL DMO sottoscritto da Federdistribuzione. Per i lavoratori cui si applicano questi tre differenti ccnl si applicheranno le stesse misure di aumento salariale e la stessa erogazione una tantum. Ma vediamo i dettagli di importi e scadenze.
Il rinnovo del CCNL prevede un piano di aumenti che si articolerà in tre momenti distinti.
Il primo aumento salariale avverrà a partire dal mese di marzo 2025, con un incremento che andrà a migliorare il salario base di tutti i lavoratori coinvolti. Si tratta di un aumento mensile che decorre da marzo in avanti.
Il secondo aumento, anch’esso parte dell’accordo, si concretizzerà a partire dal mese di novembre 2025. La distribuzione di due aumenti stabili e duraturi, durante l’anno non solo aiuta a sostenere il reddito delle famiglie, ma offre anche una risposta concreta alle sfide economiche che potrebbero presentarsi in un periodo così complesso, dove il rischio di rialzi inflazionistici è molto forte.
Nella tabella sono indicati gli importi che andranno ad aggiungersi alla Paga base con le due diverse decorrenze:
Livello | 1° marzo 2025 | 1° novembre 2025 |
Q | 52,08 € | 60,76 € |
I | 46,92 € | 54,74 € |
II | 40,58 € | 47,35 € |
III | 34,69 € | 40,47 € |
IV | 30,00 € | 35,00 € |
V | 27,10 € | 31,62 € |
VI | 24,33 € | 28,39 € |
VII | 20,83 € | 24,31 € |
Per i lavoratori inquadrati al 4° livello la paga base aumenterà di 65 euro.
L’erogazione Una tantum a luglio 2025
Oltre agli aumenti salariali visti, che si intendono stabili e duraturi nella busta paga, è attesa anche l’erogazione di un importo Una tantum. Questo arriverà con il cedolino di competenza luglio 2025 e sarà in grado di far salire, solo temporaneamente lo stipendio.
Si tratta di un contributo economico specifico che ha l’obiettivo di coprire il periodo pregresso di vacanza contrattuale, che non si ripeterà negli periodi paga successivi.
Nella tabella sono indicati gli importi dell’Una tantum spettanti con la mensilità stipendiale di luglio 2025:
Livello | Luglio 2025 |
Q | 303,81 € |
I | 273,67 € |
II | 236,73 € |
III | 202,34 € |
IV | 175,00 € |
V | 158,11 € |
VI | 141,95 € |
VII | 121,53 € |