Assegno di Inclusione, il Giudice annulla la Revoca. INPS non può sospendere le Ricariche senza motivi

Sta facendo molto discutere in queste ore un’ordinanza del Tribunale Ordinario di Chieti, Sezione Lavoro, emanata il 9 gennaio 2025 con cui si dichiara illegittima la revoca dell’Assegno di Inclusione al beneficiario, senza addurre motivazioni.

A far circolare la notizia è il patronato INCA CGIL che ha curato la vertenza contro l’ente previdenziale con l’Avvocato Enrico Raimondi.

Il caso e la necessità di una decisione d’urgenza

Secondo quanto si apprende una donna divorziata e madre di figli disabili, beneficiaria dell’Assegno di Inclusione, che dal 1° gennaio 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, dopo pochi mesi di fruizione ha avuto lo stop dall’Inps. La revoca è partita a novembre 2024 con l’assenza della classica ricarica mensile.

La decisione è avvenuta senza alcuna spiegazione ufficiale o motivazione da parte dell’istituto previdenziale, circostanza che ha sollevato forti perplessità riguardo alla trasparenza dell’operato dell’INPS e alla sua correttezza.

La donna si è rivolta al patronato che con l’avvocato ha fatto ricorso d’urgenza invocando l’art. 700 del Codice di Procedura Civile che consente di adottare provvedimenti immediati quando vi è il rischio che i diritti di una persona siano violati in modo irreparabile.

Secondo il Legale della donna la decisione di interrompere il supporto economico potrebbe aver avuto gravi ripercussioni sulla situazione economica e sociale della famiglia.

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico introdotta per garantire una forma di assistenza a chi si trova in situazioni di vulnerabilità, come famiglie in difficoltà economica o persone con disabilità. La beneficiaria in questo caso è una donna, divorziata, con figli disabili, che si trovava a fronteggiare difficoltà economiche non solo legate al divorzio ma anche alla condizione di salute dei suoi figli, che richiedono particolare attenzione e supporto.

La decisione del Tribunale di Chieti

Il giudice del lavoro, Ilaria Prozzo, ha accolto la richiesta della beneficiaria, annullando la revoca dell’Assegno di Inclusione in tempi record, nel giro di 3 mesi, visto che la sospensione risale a novembre e la decisione è di gennaio 2025. Secondo il Tribunale il provvedimento adottato dall’INPS è illegittimo. La motivazione principale della sentenza è che la revoca del sussidio non poteva avvenire senza una giustificazione chiara e senza che la beneficiaria fosse adeguatamente informata delle ragioni sottese a tale decisione. Revoca improvvisa che ha messo in crisi economica un’intera famiglia.

Inoltre, il Tribunale ha sottolineato che l’Assegno di Inclusione rappresenta una misura di sostegno fondamentale per le persone in condizioni di vulnerabilità, come nel caso della donna con figli disabili. In mancanza di una comunicazione trasparente e di una motivazione adeguata da parte dell’INPS, l’azione dell’istituto è stata considerata lesiva dei diritti della persona e del principio di buon andamento della pubblica amministrazione.

“Purtroppo il caso della nostra assistita non è isolato – fa sapere il direttore del patronato locale Giuseppe Visco -, invito chiunque si trovasse in condizioni simili a rivolgersi al Patronato Inca Cgil”. 
   

Foto Credit: www.depositphotos.com