Scuola: Anticipo Contratto maggiorato 6,7 volte presente nei Cedolini NoiPA da Gennaio in avanti

A partire dal cedolino di gennaio 2025, il personale dipendente del comparto “Istruzione e Ricerca” sta ricevendo un anticipo del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024.

La notizia ufficializzata da NoiPA prima di Natale, rilanciata ieri da Flc-Cgil, è stata ulteriormente confermata dai Cedolini consultabili nel portale della Pubblica Amministrazione da qualche giorno. E riguarda tutte le figure che operano nel settore dell’istruzione, tra cui docenti e personale ATA.

Maggiorato per 6,7 volte in ogni cedolino

L’anticipo del Contratto concesso ammonta a 6,7 volte il valore dell’Indennità di vacanza contrattuale (IVC), che si traduce in un importo variabile in base alla fascia stipendiale del lavoratore. Per esempio, un collaboratore scolastico in fascia stipendiale 0-8 vedrà un incremento di circa 45,82 euro lordi al mese, mentre un docente della scuola secondaria superiore in fascia stipendiale 35 riceverà un anticipo di circa 99,09 euro lordi.

Questo importo rappresenta una parte dell’Aumento complessivo previsto dal rinnovo del CCNL per il triennio 2022-2024.

L’aumento, a completamento dell’intero triennio, sarà erogato definitivamente una volta che il CCNL sarà stato rinnovato. Al momento le trattative non sono neppure iniziate. L’Anticipo è un acconto a tutti gli effetti.

Anticipo Contratto per il 2024

Per l’anno 2024, l’anticipo del rinnovo del contratto è stato attribuito con una somma una tantum, erogata insieme al cedolino di dicembre 2023 per il personale di ruolo. Questo anticipo ha riguardato tutte le 13 mensilità, come previsto dal Decreto Legge n. 145/2023, e ha rappresentato un primo passo verso il riconoscimento degli aumenti salariali per il personale scolastico, che attende da tempo un rinnovo del contratto.

Anticipo Contratto per il 2025: sarà mensile e non Una tantum

Dal 2025, invece, l’anticipo verrà erogato mensilmente, come visto già nel cedolino di gennaio, fino al momento del rinnovo ufficiale del CCNL 2022-2024, quando verrà corrisposta la restante parte degli aumenti salariali.

Questo approccio dovrebbe garantire una distribuzione più regolare dei benefici, in luogo di un’erogazione unica che potrebbe risultare meno sostenibile per i bilanci personali dei dipendenti.

Situazione rinnovo CCNL Scuola

Tuttavia, nonostante l’anticipo rappresenti un passo positivo, la situazione economica resta critica per il personale del comparto per via delle risorse stanziate dal Governo per il rinnovo del CCNL 2022-2024. Dalla Legge di Bilancio è previsto un incremento stipendiale complessivo del 6%. Questo incremento, secondo Flc-Cgil e Uil Scuola, è insufficiente se confrontato con l’inflazione che, nel medesimo periodo, ha superato il 17%. La posizione dei due sindacati è nota da tempo, considerati i due scioperi proclamati tra ottobre e novembre scorso.

Di fatto, se non saranno previsti nuovi stanziamenti, gli stipendi del personale scolastico e educativo rischiano di subire un ulteriore impoverimento, con effetti negativi sul potere d’acquisto dei lavoratori. Le parole del Ministro della PA Paolo Zangrillo, in proposito, non auspicano un cambiamento di fronte.