Gli Stipendi di Febbraio 2025 sono ufficialmente in fase di emissione da parte di NoiPA. Tuttavia, mentre attendiamo la pubblicazione degli importi netti, possiamo già anticipare chi potrebbe beneficiare di rimborsi e chi, invece, potrebbe ritrovarsi con importi ridotti a causa di conguagli a debito.
La consultazione degli importi netti sarà possibile tra pochi giorni, una volta completate le operazioni di calcolo e inserimento dei conguagli fiscali.
Per quanto riguarda il personale dipendente delle scuole, il conguaglio sarà diverso a seconda delle qualifiche.
I supplenti brevi, per esempio non avranno alcun conguaglio e saranno obbligati a fare il modello 730.
I supplenti annuali e i supplenti temporanei (con scadenza contratto, rispettivamente, il 31 agosto e il 30 giugno) avranno due conguagli a credito: il conguaglio fiscale e il conguaglio contributivo. Si tratta di rimborsi di imposte e contributi che variano dai 100 ai 500 euro.
Il personale della Scuola a tempo indeterminato, invece avrà un conguaglio fiscale tendente al pareggio e un debito di conguaglio contributivo. Il debito del conguaglio contributivo, tuttavia, sarà inferiore a quello di febbraio 2024.
I dipendenti di Ministeri e Agenzie non hanno il conguaglio fiscale a credito perché hanno, in genere, compensi accessori maggiori del 18% dello stipendio base.
Quindi per questa tipologia di dipendenti ci potrà essere solo un rimborso o recupero del conguaglio fiscali.
Nel cedolino di febbraio 2025 saranno presenti i seguenti conguagli:
I debiti per conguaglio fiscale e contributivo saranno applicati in unica soluzione.
Le addizionali regionali e comunali partiranno nel mese di marzo. Tuttavia, in febbraio, saranno applicate le addizionali regionali e comunali solo al personale che cesserà dal servizio dal 1° marzo 2025.
Le addizionali vengono recuperate dal mese di marzo al mese di novembre, in nove rate, salvo che il contratto individuale di lavoro non cessi prima.
In sede di conguaglio, quindi generalmente sul cedolino paga di dicembre, il datore ha anche l’onere di verificare la spettanza o meno del bonus al lavoratore. Dopo però che il bonus è già stato erogato.
Ciò comporta la possibile restituzione del bonus. Qualora infatti il contributo risultasse non dovuto per via del superamento della soglia reddituale di 28.000 euro, il datore di lavoro provvederà a recuperarlo nella busta paga successiva.
Per evitare di riceverlo e poi restituirlo, il lavoratore il cui reddito non è troppo distante dai 28.000 euro può dunque decidere di non richiedere il bonus e, eventualmente, recuperarlo nella dichiarazione dei redditi.
Con il conguaglio di Febbraio, NoiPA farà una verifica se il bonus, erogato a dicembre, spetti.
Ciò comporta la possibile restituzione del bonus. Qualora infatti il contributo risultasse non dovuto per via del superamento della soglia reddituale di 28.000 euro, il sostituto d’imposta provvederà a recuperarlo.