Rimborso 730, l’accredito può slittare a marzo: la conferma via mail

Una parte dei contribuenti che ha presentato il modello 730 dovrà aspettare marzo prima di ricevere l’eventuale rimborso.

Non a tutti spetta il rimborso del 730 erogato dall’Agenzia delle Entrate. Ne hanno diritto solo coloro che, nella dichiarazione dei redditi, hanno ottenuto un credito IRPEF e hanno optato l’AdE come soggetto erogatore. Solo che i tempi non sono brevissimi. Stiamo a fine gennaio e si attendono ancora i rimborsi relativi all’anno fiscale 2023 dichiarati nel corso del 2024.

Chi è il sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi

I dipendenti ricevono l’eventuale rimborso del 730 in busta paga. A erogarlo è il datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta. Ad avere un sostituto d’imposta sono anche i titolari di indennità di disoccupazione o i pensionati: per loro è l’INPS. In questi casi, la somma dell’eventuale credito IRPEF verrà accreditata insieme all’indennità mensile o alla pensione.

Ma c’è anche chi il sostituto d’imposta non ce l’ha. In questi casi, a emettere il rimborso del 730 (se spetta) è l’Agenzia delle Entrate.

La somma sarà erogata direttamente sul c/c per coloro che hanno comunicato le coordinate IBAN bancarie o postali. Altrimenti, per chi non le ha indicate, il credito arriva tramite assegno vidimato di Poste Italiane. Anche se una parte dei contribuenti sta ricevendo il rimborso 730 tramite assegno pur avendo indicato l’IBAN.

Rimborso 730 entro marzo

Proprio in questi giorni di fine gennaio l’Agenzia delle Entrate sta erogando il rimborso del 730 a chi non ha indicato alcun sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi. Il pagamento sta avvenendo tramite assegno vidimato, come detto, a chi non ha inserito le coordinate del c/c. Tuttavia in diversi casi l’assegno è arrivato anche a chi aveva optato per il bonifico.

C’è poi chi dovrà attendere anche fino a marzo prima di ricevere il credito IRPEF. A farlo sapere è direttamente l’Agenzia delle Entrate in una mail inviata a un contribuente ancora in attesa del rimborso che ha come data di convalida 12/12/2024:

Perché in determinate circostanze serva più tempo per l’erogazione del rimborso 730 lo ha spiegato la stessa Agenzia delle Entrate: in alcuni casi, infatti, l’AdE ha dovuto procedere con delle verifiche manuali. Per esempio, quando il contribuente ha presentato erroneamente due dichiarazioni dei redditi.

Verifiche manuali che saranno effettuate nuovamente dall’Agenzia delle Entrate alla fine di gennaio, su tutti i rimborsi convalidati, anche quelli con le date di questo mese: 21-23 gennaio 2025.

Entro la prima settimana di marzo, comunque, tutti i crediti IRPEF dovrebbero essere saldati. Il fisco si è già preso qualche giorno in più, considerando che solo qualche giorno fa aveva fatto sapere che avrebbe pagato entro febbraio.

Naturalmente, non riceveranno alcun pagamento coloro il cui 730 è risultato negativo: in questo caso è il contribuente ad avere un debito IRPEF nei confronti dell’Erario.