Assegno Unico: a Febbraio arrivano gli Aumenti. Non tutti li avranno

Febbraio è un mese importante per i percettori dell’Assegno Unico, perché è il mese in cui l’Istituto aggiorna gli importi mensili. Importi che variano a seconda del numero di figli a carico (la prestazione è dedicata a loro), della loro età e dell’ISEE dichiarato.

Aumenti Assegno Unico, in quali casi?

Ogni anno INPS rivaluta l’Assegno Unico all’inflazione, ossia lo adegua al costo della vita. Allo stesso modo, tutti gli anni le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico sono tenute ad aggiornare il proprio ISEE. Questo indice è una sorta di fotografia della situazione economica del nucleo familiare e stabilisce l’importo al quale la famiglia stessa ha diritto per i propri figli a carico. Più l’ISEE è alto e minore sarà il valore dell’assegno.

La rivalutazione all’inflazione comporta un aumento dell’Assegno Unico, che tuttavia non è automatico e non detto che arrivi a tutti. Gli aumenti, infatti, spettano solo a parità di ISEE o con un ISEE inferiore all’anno passato. Un ISEE più alto rispetto al 2024 può quindi vanificare gli aumenti dovuti alla rivalutazione. A maggior ragione se il tasso di rivalutazione è basso, come dovrebbe essere quest’anno (le pensioni, per esempio, sono state rivalutate allo 0,8%).

Le date dei nuovi importi

INPS quando inizia a calcolare gli aumenti? Gli aumenti (se spettano) arrivano non appena il beneficiario rinnova l’ISEE. Comunque, mai prima di febbraio.

Per aggiornare l’ISEE ai fini dell’Assegno Unico c’è tempo fino al 28 febbraio o, al massimo, fino al 30 giugno. Una volta aggiornato, il nuovo ISEE sarà agganciato alla domanda di Assegno Unico e INPS potrà corrispondere gli eventuali aumenti.

Non è escluso quindi che i nuovi importi possano essere riconosciuti già a partire da febbraio. Soprattutto in quei casi in cui l’ISEE è stato rinnovato nel mese di gennaio. Altrimenti, per chi lo rinnova a febbraio, dovrebbero slittare a marzo.

Quel che è certo è che prima dovrà uscire la circolare INPS che ufficializza i nuovi importi. L’anno scorso fu pubblicata l’8 febbraio. Pertanto, seguendo lo stesso calendario, a breve dovrebbe essere disponibile.