I 135 mila lavoratori sociosanitari hanno finalmente il loro nuovo contratto. Il 24 gennaio scorso Cgil FP, Cisl FP, Fisascat Cisl, UilTucs e Uil FPL si sono riunite insieme a Uneba e hanno firmato il nuovo CCNL relativo al triennio 2023-2025.
Gli aumenti di stipendio sono uno degli aspetti più importanti, ma non l’unico. Vediamo.
Il nuovo contratto garantirà ai lavoratori sociosanitari un incremento a regime pari a 145 euro al livello 4° S, da riparametrarsi per gli altri livelli. Verrà erogato come segue:
Per gli altri livelli, la ripartizione è la seguente:
Nel settore degli OOSS si passa dunque da 127,75 euro di incremento per i lavoratori di 6° livello (quindi fattorini, bidelli, telefonisti, operatori generici, custodi, portieri, ecc.) ai 193,33 euro per i lavoratori del 1° livello (direttori di unità operativa, capi area e medici specialisti con più di 24 mesi di anzianità).
L’articolo 43 del nuovo CCNL stabilisce inoltre i minimi retributivi mensili conglobati nazionali con le relative decorrenze. Sono contenuti nella tabella A:
Tali somme fanno riferimento ai contratti di lavoro a tempo pieno. Verranno riparametrate per gli operatori in part-time.
Il contratto punta anche a contrastare le violenze e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro e a tutelare la paternità e la maternità.
Dal 1° gennaio 2026 arriva inoltre un contributo aggiuntivo di 2 euro mensili per l’Assistenza Sanitaria Integrativa (ASI), interamente a carico del datore di lavoro. Nel caso in cui tali quote non venissero versate, l’ente sarà obbligato a corrispondere al lavoratore un compenso sostitutivo di 21 euro lordi mensili per ogni mese di mancato pagamento.
Tra le altre novità inserite nel CCNL 2023-2025 figura infine la cancellazione del trattamento economico progressivo (TEP).