La decontribuzione per le lavoratrici madri (Bonus Mamma), introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, rappresenta una misura di sostegno alle lavoratrici madri di due o più figli, con l’obiettivo di agevolarne l’occupazione attraverso l’esonero parziale o totale dei contributi previdenziali. Tuttavia, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, sono state introdotte alcune modifiche che è importante conoscere per comprendere come e quando sarà possibile beneficiare di questa agevolazione. In questo articolo, analizzeremo le differenze tra le due normative, chiarendo i requisiti, la durata e le modalità di fruizione del Bonus Mamma.
La Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) ha introdotto due distinte misure di esonero contributivo per le lavoratrici madri:
Con la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), il legislatore ha introdotto una nuova forma di esonero contributivo, che modifica parzialmente il quadro normativo precedente. Ai sensi dell’articolo 1, commi 219 e 220:
Per chiarire le principali differenze tra le due normative, di seguito una tabella riassuntiva:
Aspetto | Legge di Bilancio 2024 | Legge di Bilancio 2025 |
---|---|---|
Destinatari | Madri di tre o più figli (fino a 18 anni) e madri di due figli (fino a 10 anni, solo 2024) | Madri di due o più figli (fino a 10 anni); dal 2027, madri di tre o più figli (fino a 18 anni) |
Durata | Fino al 31 dicembre 2026 per madri di tre o più figli; fino al 31 dicembre 2024 per due figli | A partire dal 2025, con estensione dal 2027 per madri di tre o più figli |
Esonero Contributivo | 100% dei contributi previdenziali a carico del lavoratore | Esonero parziale, con requisito di reddito annuo non superiore a 40.000 euro |
Incompatibilità | Nessuna | Incompatibile con l’esonero previsto dalla Legge di Bilancio 2024 per gli anni 2025-2026 |
Mentre la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una misura temporanea per le madri di due figli, la Legge di Bilancio 2025 ha ampliato l’accesso all’esonero contributivo, pur con alcune limitazioni legate al reddito e all’incompatibilità con la precedente normativa.
Le lavoratrici interessate dovranno quindi valutare con attenzione quale misura sia più vantaggiosa in base alla propria situazione familiare e lavorativa. Inoltre, sarà fondamentale attendere l’adozione del decreto attuativo previsto dalla Legge di Bilancio 2025, che fornirà ulteriori chiarimenti sulle modalità di fruizione della nuova agevolazione.