Metalmeccanici senza Aumenti costretti a 16 ore di Sciopero (nel 2021 appena 4). Parla De Palma [FIOM]

Per sudarsi il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Industria i metalmeccanici saranno costretti a fare ben 16 ore di sciopero. Lo mette in luce il Segretario Fiom-Cgil Michele De Palma in un video, in cui annuncia la proroga della fase di mobilitazione per il mese di febbraio. Con modalità che saranno decise unitariamente da Fim-Fiom-Uilm nei vari territori e azienda per azienda.

Ma lo sciopero è anche un sacrificio economico, da scontare direttamente sul cedolino paga. Ecco i dettagli.

“Gli Industriali non hanno riaperto la trattativa per il rinnovo del CCNL”

La prima precisazione che arriva da De Palma è che il rinnovo del CCNL non è affatto vicino. “Federmeccanica e Assistal non hanno riaperto la trattativa per rinnovare il contratto collettivo”. La trattativa è ferma, nonostante sia stato calendarizzato un appuntamento per l’11 febbraio prossimo. Un incontro esplorativo, solo tra i vertici degli Industriali e di Fim-Fiom-Uilm.

Il Segretario Fiom parla di un “errore straordinario” degli Industriali. E ora dovranno essere i lavoratori a farglielo capire. L’obiettivo della mobilitazione è convincere le controparti, Federmeccanica e Assistal, “a rinegoziare il contratto collettivo nazionale di lavoro”

Con il rinnovo il sindacato intende dare “certezza al futuro dell’industria e garanzia all’occupazione”. E’ arrivato il momento, sottolinea De Palma, che l’onda parta da tutti gli stabilimenti e travolga tutti gli ostacoli che provano ad impedire il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro”

16 ore di Sciopero contro le 4 del 2021

Sulla base delle continue indisponibilità degli Industriali sono state programmate – ricorda De Palma – “ulteriori 8 ore di sciopero per tutte le aziende metalmeccaniche e delle installazioni del nostro Paese”, in aggiunta alle 8 già effettuate tra dicembre e gennaio. Come già detto l’astensione collettiva sarà accompagnata dal “blocco degli straordinari e delle flessibilità”.

Il “prezzo” da pagare per conquistare questo rinnovo sarà più alto: 16 ore di sciopero più il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Contro appena 4 ore “consumate” durante la vertenza che ha portato al rinnovo del 5 febbraio 2021. Un prezzo che si aggira intorno ai 200 euro.

“Vorrei ricordare – sottolinea il leader Fiom riferendosi proprio al 2021 – che l’ultimo contratto nazionale lo abbiamo rinnovato con sole 4 ore di sciopero. C’era la pandemia e abbiamo trovato la forza per poter negoziare e rinnovare il contratto. Ora le imprese vorrebbero portarci al passato. Vorrebbero che non ci fosse certezza degli aumenti del salario nel contratto nazionale. Vorrebbero non dare nuovi diritti alle lavoratrici e ai lavoratori degli appalti, né garanzie e stabilità a coloro che sono precari o in somministrazione”.

Il Segretario Fiom torna a mostrare tutta la contrarietà del sindacato alla proposta di Federmeccanica e Assistal di non negoziare alcun aumento retributivo. Questo comporterebbe che nel mese di giugno i lavoratori non avrebbero aumenti certi, perchè sarebbero rimessi esclusivamente agli andamenti inflattivi.