Dopo mesi di tensioni e il mancato accordo sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024, le trattative per il Comparto Sanità ripartono.
A darne notizia è il Coordinamento Infermieristico Autonomo.
L’Aran ha convocato i sindacati il 20 febbraio prossimo, per un incontro cruciale che potrebbe segnare la svolta. Ma il percorso è ancora in salita, con Nursing Up, Fp Cgil e Uil Fpl che continuano a contestare la proposta, ritenuta insufficiente. Riusciranno le parti a trovare un’intesa?
La riapertura delle trattative trova riscontro anche sul sito dell’ARAN:
Al centro del braccio di ferro tra Aran e sindacati ci sono gli aumenti salariali.
Le organizzazioni non firmatarie, tra cui Nursing Up, Fp Cgil e Uil Fpl, hanno bocciato la precedente bozza d’accordo, giudicando le risorse stanziate inadeguate.
Secondo i sindacati, le condizioni proposte non rispondono alle aspettative dei professionisti sanitari, già sotto pressione per il carico di lavoro e le criticità del sistema. Il 20 febbraio sarà l’occasione per rilanciare le trattative, ma il divario da colmare resta ampio.
La mancata firma di tre sigle sindacali – Nursing Up, Fp Cgil e Uil Fpl – ha impedito di raggiungere il quorum del 51% necessario per la validità dell’accordo, lasciando il rinnovo contrattuale in stallo.
Nursing Up, in particolare, ha denunciato l’insufficienza delle risorse e la mancata considerazione delle richieste dei lavoratori.
Questo rifiuto ha costretto l’Aran a riaprire le trattative, in un contesto già segnato da tensioni e divisioni tra le organizzazioni sindacali.
L’incontro del 20 febbraio si terrà presso la sede dell’Aran e si svolgerà in modalità mista: ogni sindacato potrà partecipare con una delegazione di tre membri in presenza, mentre ulteriori rappresentanti si collegheranno online.
La posta in gioco è alta: trovare un’intesa che soddisfi le esigenze del personale sanitario, senza compromettere la sostenibilità del sistema.
L’appuntamento del 20 febbraio rappresenta un’opportunità che l’ARAN ha concesso soprattutto al sindacato Nursing Up, che si trova su posizioni non lontane dai sindacati firmatari lasciando spazio a un possibile compromesso.