Carta Acquisti, caricati i primi 80€ dell’anno: ma solo con questo ISEE [IMMAGINE]

Arrivata la prima ricarica del 2025 sulla Carta Acquisti. Nonostante gennaio sia già passato, gli 80 euro fanno riferimento proprio al mese di gennaio e a quello di febbraio.

Le condizioni per avere la Carta Acquisti

La Carta Acquisti serve per pagare le bollette, fare la spesa e comprare farmaci e parafarmaci. La ricarica avviene nei mesi dispari e ha un valore di 80 euro. Il pagamento di gennaio però slitta sempre a febbraio, per dare il tempo ai beneficiari di rinnovare l’ISEE.

I beneficiari sono risicati: si tratta di over 65 o genitori che hanno figli sotto i 3 anni. In entrambi i casi occorre rispettare una serie di stringenti requisiti e un limite ISEE di 8.117,17 euro. Per questo dare il tempo ai titolari di aggiornare l’ISEE è fondamentale: siccome questo aumenta di anno in anno, presentando un nuovo ISEE ci si può rientrare anche se l’anno precedente si era rimasti esclusi.

Una volta presentato il nuovo ISEE, INPS può procedere con i controlli e verificare che il diritto al beneficio sia mantenuto. Oppure, in caso di domanda inviata per la prima volta, maturato ex novo. Qualora i controlli dessero esito positivo l’Istituto Previdenziale può liberare le somme e Poste Italiane può provvedere a ricaricare la carta.

Pagati i primi 80 euro del 2025

I primi accrediti del 2025 sono partiti nella mattina di venerdì 7 febbraio, intorno alle ore 9. Ecco la conferma degli accrediti:

Come detto, gli 80 euro appena arrivati coprono il bimestre gennaio-febbraio, quindi già dal mese prossimo arriveranno altri 80 euro, stavolta a copertura del periodo marzo-aprile. Le ricariche della Carta Acquisti non si esauriscono mai in una sola giornata, quindi chi ancora non ha ricevuto il pagamento non ha di che preoccuparsi: le ricariche andranno avanti anche la prossima settimana.

Naturalmente, come detto sopra, a patto di averne ancora diritto. Se il figlio beneficiario della misura ha compiuto i 3 anni oppure se l’ISEE supera il limite stabilito dalla legge, la ricarica non spetta più.