Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova detrazione fiscale prevista dall’ultima manovra di Bilancio. Questa misura porta un beneficio concreto ai lavoratori dipendenti facendo salire l’importo netto in Busta paga. Ma va registrata anche una regressione, perchè rispetto al precedente esonero contributivo i lavoratori, nel complesso dell’anno, finiranno anche col perderci.
Vediamo il caso dei lavoratori metalmeccanici.
Il nuovo Bonus Fiscale – non più dunque contributivo – funziona così. Coloro che hanno un reddito fino a 20.000 euro, avranno una agevolazione che non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF, determinata da una percentuale applicata al reddito da lavoro dipendente:
Per redditi sopra ai 20.000 euro occorre tener presente un diverso regime:
L’effetto della nuova detrazione ha avuto riflessi direttamente nei cedolini paga di gennaio 2025 facendo salire, anche se di poco, il “Netto a pagare”.
E’ importante sapere che la voce che indica l’importo del Bonus è “ULTERIORE DETRAZIONE L. 207/2024”, la legge 207 è la Manovra di Bilancio, che nel cedolino paga viene così indicata.
Ecco come appare all’interno del corpo centrale di tre esempi di cedolini paga:
Gli importi che vengono fuori sono variabili si aggirano intorno agli 80 euro. La loro variabilità dipende dall’imponibile fiscale di ciascun lavoratore, che tiene conto di tutte le voci retributive (minimo tabellare, scatti, eventuali superminimi, ecc.) e dell’aliquota Irpef di riferimento in base allo scaglione di reddito.