Nuove agitazioni in arrivo tra i 110 mila lavoratori dei trasporti. Il mancato accredito dell’una tantum da 500 euro promessa con il rinnovo del contratto ha spinto i sindacati a minacciare uno sciopero.
Lo scorso dicembre è stato firmato l’accordo per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL). L’accordo ha previsto il riconoscimento di un contributo una tantum da 500 euro a copertura del periodo di vacanza contrattuale.
Il bonus sarebbe dovuto arrivare nella busta paga di febbraio 2025, ma dalle imprese non è arrivata alcuna conferma. I sindacati hanno quindi inviato una lettera formale alle associazioni datoriali chiedendo spiegazioni, le quali però non hanno fornito alcuna risposta ufficiale.
I sindacati hanno dunque annunciato la prossima proclamazione di uno sciopero per protestare contro la violazione degli accordi e per ottenere finalmente il pagamento dei 500 euro. Oltre che l’aumento dei minimi tabellari di 160 euro.
“Se non verrà dato seguito alle intese assunte in sede ministeriale, di cui rivendichiamo la piena validità, andiamo verso la proclamazione di un nuovo sciopero nel trasporto pubblico locale, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa”.
Lo hanno annunciato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna nel corso della conferenza stampa del 4 marzo scorso e lo hanno ribadito anche sui social:
Quanto accaduto in questi mesi è lesivo per la dignità dei circa 110 mila lavoratori dei trasporti, spiegano i sindacati. Ma anche per l’intero sistema del trasporto pubblico locale, “da cui dipende l’esercizio del diritto alla mobilità della cittadinanza, nonché il benessere e le opportunità di sviluppo delle varie aree del Paese”.
“Da parte nostra – hanno concluso le organizzazioni sindacali nel comunicato stampa – abbiamo richiesto alle associazioni datoriali di dare seguito a quanto definito nelle intese contrattuali di dicembre e ai soggetti istituzionali competenti, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’economia e delle Finanze e Mit, di dare seguito con urgenza agli impegni assunti sul piano delle risorse.” Ossia:
Se non dovesse arrivare alcuna risposta, lo sciopero diventerà realtà.