Assegno Unico, a Marzo accrediti dopo il 20. Possibili tagli fino a 144€

L’Assegno Unico di marzo potrebbe rivelare qualche brutta sorpresa per i beneficiari che non hanno aggiornato l’ISEE. La prestazione per i figli a carico, infatti, è strettamente legata all’indicatore della situazione economica.

Per questo motivo, la rata di marzo è particolarmente attesa. Ma vediamo quando arriverà.

Assegno Unico: le date di marzo

L’Assegno Unico spetta a tutti quelli che hanno figli a carico fino a 21 anni. Se disabili non ci sono limiti d’età.

Per il 2025 l’INPS non ha fornito indicazioni precise riguardo le date di pagamento. Fino all’anno passato si sapevano con anticipo le tre date in cui avrebbe erogato l’Assegno Unico, ma le informazioni che abbiamo per il 2025 sono piuttosto vaghe.

Le uniche indicazioni sono contenute nel messaggio n. 633 del 19 febbraio, nel quale l’Istituto precisa che “i pagamenti dell’Assegno Unico relativi ai mesi da febbraio a giugno 2025 per le prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni sono accreditati a decorrere dal giorno venti del mese”.

Pertanto, gli assegni il cui importo è rimasto uguale verranno accreditati da giovedì 20 marzo. Slitteranno all’ultima settimana del mese, quindi verranno erogati da lunedì 24 marzo, invece, i pagamenti degli assegni:

  • che hanno subito variazioni di importo;
  • che riguardano la prima rata in assoluto.

I nuovi importi senza ISEE

Tra quelli erogati nell’ultima settimana di marzo rientrano quindi anche gli assegni il cui importo è cambiato per via di un nuovo ISEE. Può essere più alto, se l’ISEE è diminuito. Oppure più basso, se l’ISEE è salito.

A parità di ISEE, rispetto all’anno scorso la variazione è minima: nel 2025, infatti, la rivalutazione all’inflazione dell’Assegno Unico è pari allo 0,8%. Si tratta quindi di pochi spiccioli di differenza. Tutti gli importi per fascia ISEE sono contenuti nell’allegato 1 alla circolare INPS n. 33 del 4 febbraio.

Ma se l’ISEE non è stato aggiornato, INPS erogherà l’importo minimo. Quindi 57,5 euro al mese se i figli a carico sono minorenni e 28,7 euro se invece sono maggiorenni. Da 69 a 144 euro in meno di Assegno Unico, qualora l’eventuale ISEE aggiornato fosse risultato non superiore a 17.227,33 euro.

Comunque la differenza non andrà persa. Qualora l’ISEE venisse aggiornato entro il 30 giugno, INPS riconoscerà gli arretrati decorrenti da marzo.