Il Governo ha stanziato 220 milioni di euro per finanziare un’assicurazione sanitaria integrativa per il personale della scuola. È la prima volta che i docenti e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) possono beneficiare di un’assicurazione garantita dallo Stato.
Si stima che a beneficiare dell’assicurazione sanitaria integrativa saranno circa un milione di lavoratori della scuola. Sulla base delle risorse messe a disposizione e della platea dei possibili beneficiari, le prestazioni e i servizi sanitari coperti dall’assicurazione dovrebbero avere un valore di circa 3.000 euro all’anno per ogni interessato.
Questo importo potrà essere utilizzato per diverse tipologie di spese mediche, tra cui cure dentistiche, visite specialistiche e l’acquisto di dispositivi medici, non solo per il dipendente ma anche per i familiari a carico.
Nella relazione di accompagnamento allo schema di decreto-legge approvato dal consiglio dei ministri del 19 febbraio 2025 si spiega che lo stanziamento è finalizzato all’introduzione, almeno in via sperimentale, del servizio di copertura assicurativa integrativa delle spese
sanitarie, fino al 2029. Si tratta di 20 milioni di euro per il 2025 e di 50 milioni di euro per ognuno dei quattro anni successivi.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha precisato che «la misura si avvale di un rilevante impegno finanziario del ministero stesso, reso possibile grazie al corrispondente incremento di risorse di cui ha beneficiato il settore della scuola nell’ultima Legge di Bilancio».
Il suo entusiasmo trapela anche dai social:
Adesso resta da capire quale sarà l’ente incaricato di gestire l’erogazione dei fondi e delle prestazioni sanitarie. Un punto che verrà senz’altro affrontato in sede contrattuale, d’intesa con le rappresentanze sindacali.