Dal sito della UIL Scuola, è uscita un proposta che potrebbe portare ad una rapida conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto del comparto Scuola.
La perdita del potere d’acquisto dei lavoratori della scuola e della ricerca è ormai un’emergenza. Secondo i dati ISTAT, le retribuzioni reali sono scese sotto i livelli del 2009, con una riduzione del 16% del valore reale degli stipendi del pubblico impiego. In questo contesto, il rinnovo contrattuale per il periodo 2022-24 diventa un passaggio fondamentale per garantire una dignitosa crescita salariale ai dipendenti del comparto Istruzione e Ricerca.
A tal proposito, il Segretario generale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha ribadito l’urgenza di un intervento strutturale che preveda risorse aggiuntive e la detassazione degli aumenti contrattuali. Secondo il sindacato, l’obiettivo è recuperare almeno parte del potere d’acquisto perso negli ultimi anni, dato che il rinnovo proposto consentirebbe di recuperare solo un 6% a fronte di una perdita ben più ampia.
Nel corso dell’incontro in Aran per la presentazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2022-24, UIL Scuola ha ribadito la necessità di politiche economiche mirate. Tra le misure richieste figurano:
D’Aprile ha sottolineato che gli stipendi attuali non coprono l’aumento del costo della vita. Inoltre, il trend degli ultimi anni dimostra che, nonostante i periodi di crescita economica, i lavoratori pubblici non hanno beneficiato di un parallelo incremento salariale. Ora, con il rallentamento del PIL e l’inflazione galoppante, la situazione è diventata ancora più critica.
Abbiamo elaborato due tabelle, una per il personale ATA e una per i Docenti, per simulare gli aumenti contrattuali proposti da UIl Scuola:
Gli aumenti sono stati calcolati al lordo applicando l’8% allo stipendio tabellare.
Un altro punto chiave sollevato dalla UIL Scuola riguarda il modello di distribuzione degli aumenti. Il sindacato rifiuta categoricamente il principio della differenziazione e della competizione tra il personale, sostenendo invece un approccio equo e generalizzato agli aumenti salariali.
“Dare di più ma solo a pochi rischia di creare cattedrali nel deserto,” ha dichiarato D’Aprile, riferendosi a modelli di premialità imposti a livello europeo che non risolvono i problemi concreti della scuola italiana. Secondo il sindacato, occorre invece investire nella valorizzazione collettiva del personale scolastico, senza creare divisioni interne.
UIL Scuola non si limita a chiedere aumenti salariali, ma pone l’accento anche su altre questioni fondamentali per il settore. Tra le richieste principali emergono:
Questi punti devono rappresentare, secondo UIL Scuola, le basi del nuovo contratto collettivo. Solo così sarà possibile garantire non solo stipendi adeguati, ma anche un ambiente di lavoro più sereno e stimolante per tutto il personale.
Misura proposta | Descrizione |
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Detassazione aumenti contrattuali | Evitare che le nuove risorse siano erose dalle imposte |
Utilizzo risorse contratto 2025-27 | Anticipare il 2% degli aumenti salariali previsti per il futuro |
Stanziamento risorse aggiuntive | Aumentare gli stipendi per contrastare la perdita di potere d’acquisto |
Stop alla differenziazione | Evitare aumenti selettivi per pochi, garantendo equità salariale |
Tutela della libertà di insegnamento | Garantire autonomia didattica ai docenti |
Rafforzamento degli organi collegiali | Maggiore coinvolgimento degli insegnanti nelle decisioni scolastiche |
Semplificazione relazioni sindacali | Ridurre burocrazia e vincoli normativi |