Il settore del trasporto pubblico locale si prepara a un nuovo sciopero di 24 ore martedì 1° aprile 2025. La protesta è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna dopo il fallimento della procedura di conciliazione in sede ministeriale.
Le sigle sindacali denunciano la mancata applicazione della pre-intesa firmata a dicembre 2024, che prevedeva aumenti salariali a partire dal bonus una tantum di 500 euro, assente nelle buste paga di febbraio.
Lo sciopero del 1° aprile potrebbe avere pesanti ripercussioni sul trasporto pubblico locale. Bus, tram e metro potrebbero fermarsi in molte città, causando forti disagi ai pendolari, turisti e studenti.
Essendo una vertenza che coinvolge tutti i lavoratori del settore a livello nazionale, è alta la possibilità di un’adesione massiccia. Questo significa che per l’intera giornata sarà difficile garantire la regolarità del servizio.
I sindacati chiedono il pieno riconoscimento degli accordi sottoscritti con Agens, Anav e Asstra, che rappresentano le aziende del trasporto pubblico locale. In particolare, contestano:
• Il mancato pagamento del bonus da 500 euro per il periodo di carenza contrattuale.
• L’assenza di risposte sull’aumento salariale di circa 200 euro lordi al mese previsto dalla pre-intesa.
• L’inerzia delle aziende e delle istituzioni nel rispettare gli accordi firmati.
Lo sciopero riguarda principalmente gli autoferrotranvieri e internavigatori, ossia i lavoratori della mobilità urbana ed extraurbana. Da mesi, questi dipendenti chiedono un contratto rinnovato, dopo la scadenza del CCNL il 31 dicembre 2023.
Secondo i sindacati, le aziende di trasporto devono assumersi le proprie responsabilità, garantendo condizioni di lavoro adeguate e stipendi equi.
La giornata di sciopero porterà con sé possibili disservizi nelle principali città italiane, come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Bologna, Catania, Bari. In genere, durante le proteste nel settore del trasporto pubblico, vengono garantite fasce orarie di servizio minimo, ma il rischio di blocco del traffico urbano è alto.
I cittadini sono invitati a informarsi sui siti delle aziende di trasporto per conoscere le eventuali modifiche agli orari stabilite a livello locali e ai servizi garantiti in caso di sciopero.