Le lavorazioni dell’Assegno di Inclusione in programma per fine marzo coinvolgeranno anche una parte dei beneficiari con il sussidio sospeso.
In queste ore, infatti, INPS sta sbloccando alcune pratiche sospese. Ma andiamo con ordine.
L’Assegno di Inclusione è entrato in vigore a gennaio 2024 al posto del Reddito di Cittadinanza. Spetta ai nuclei con un ISEE entro i 10.140 euro e in cui sono presenti membri disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio. Per via di tali paletti, la platea che può beneficiare dell’AdI è più ristretta rispetto a quella che aveva accesso al RdC.
L’INPS ha però mantenuto invariato il calendario dei pagamenti. La prima mensilità ed eventuali mensilità arretrate vengono erogate a metà mese, solitamente il 15. Tutte le altre rate, invece, vengono liquidate a fine mese, intorno al 27.
L’accredito è mensile e l’importo varia a seconda della composizione e dell’ISEE del nucleo familiare. Presentare l’ISEE è dunque fondamentale non solo per avere accesso all’Assegno di Inclusione, ma anche per ricevere un importo adeguato alla propria condizione economica.
Chi non ha rinnovato l’ISEE entro lo scorso 31 gennaio è incappato nella sospensione del sussidio. Le ultime novità riguardano proprio tali percettori.
In queste ore, infatti, l’INPS ha messo mano alle pratiche dell’Assegno di Inclusione che erano sospese per via di un ISEE presentato in ritardo. Alcune domande sono tornate accolte, ciò significa che INPS ha agganciato il nuovo ISEE alla domanda.
Il pagamento sulla carta di Inclusione però non sarà immediato: ormai bisognerà attendere le lavorazioni in programma per la fine di marzo. In caso di mensilità arretrate, quelle di metà aprile.
Inoltre, una parte dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione farebbe bene ad aggiornare nuovamente l’ISEE anche ad aprile. Dal mese prossimo, infatti, dall’ISEE potranno essere esclusi i titoli di Stato fino a 50.000 euro.
In questo modo l’ISEE sarà più basso e l’importo mensile del beneficio aumenterà. Oppure, chi ne è rimasto escluso per via di un ISEE superiore a 10.140 euro ha la possibilità di rientrarci.