Pagamento Disoccupazione Agricola: 10 giorni per avere la Conferma Definitiva INPS

Ci sono ancora 10 giorni di tempo per inviare la domanda di disoccupazione agricola. La finestra per le istanze, infatti, si chiude il 31 marzo. Ciò significa che i braccianti stanno per scoprire se il loro nominativo compare negli elenchi agricoli.

Condizione imprescindibile per riscuotere l’indennità di disoccupazione agricola.

Quali braccianti possono richiedere la disoccupazione agricola

La disoccupazione agricola è l’indennità che INPS riserva a chi lavora nei campi, in particolare:

  • agli operai agricoli:
    • a tempo determinato, iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti nell’anno di competenza della prestazione;
    • a tempo indeterminato, assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, con periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
  • ai compartecipanti familiari;
  • ai piccoli coltivatori diretti che integrano l’iscrizione negli elenchi nominativi con versamenti volontari fino a 51 giornate.
  • ai piccoli coloni.

INPS la paga ai braccianti che hanno svolto almeno 102 giornate di lavoro nell’ultimo biennio e che hanno maturato almeno due anni di anzianità assicurativa contro la disoccupazione involontaria. E che, come detto, figurano negli elenchi agricoli provinciali.

Perché gli elenchi agricoli sono così importanti

Come specificato a inizio articolo, la domanda per l’indennità di disoccupazione agricola va inviata entro il 31 marzo di ogni anno. Anche quest’anno, quindi, la scadenza è fissata per lunedì 31 marzo.

Dallo stesso 31 marzo sul sito dell’INPS saranno disponibili anche gli elenchi agricoli provinciali in cui l’Istituto pubblica i nominativi degli aventi diritto all’indennità e il numero di giornate agricole lavorate nel 2024

Il numero di giornate agricole indicate è quello noto all’ente previdenziale ed è il dato che INPS utilizza per calcolare l’importo dell’indennità di disoccupazione. Per questo è molto importante controllare. Gli elenchi resteranno visualizzabili fino al 15 aprile. In caso di difformità tra le giornate effettivamente lavorate e quelle riportate negli elenchi, toccherà al lavoratore fare la segnalazione.

Il pagamento poi partirà verso l’estate, difficilmente prima di giugno. L’anno scorso, per esempio, INPS avviò gli accrediti il 4 giugno. I tempi di lavorazione della disoccupazione agricola, infatti, sono molti lunghi. Anche per dare il tempo ai braccianti di presentare eventuali ricorsi.