Docenti e ATA: Buoni Pasto in Arrivo? La Verità il 26 Marzo

Il prossimo 26 marzo 2025, presso l’ARAN riprenderanno le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024 del personale dei comparti Scuola, Università e Ricerca. Si tratta della seconda riunione di un negoziato partito con un evidente ritardo. Tra i temi in discussione, emerge con forza la richiesta dei sindacati di introdurre i buoni pasto per docenti e personale ATA.​

“Il valore deve essere di 13 euro”

Il sindacato Anief si distingue per la determinazione con cui persegue l’introduzione dei buoni pasto nel nuovo CCNL. 

Il presidente nazionale, Marcello Pacifico, sottolinea l’importanza di riconoscere questo beneficio al personale scolastico. Evidenzia come attualmente sia riservato solo ai dipendenti dei Ministeri, inclusi coloro che operano in smart working.

Anief propone un valore di 13 euro al giorno per ciascun buono pasto, ritenendolo un segnale minimo ma significativo di attenzione verso docenti e personale ATA, spesso impegnati in orari prolungati o a tempo pieno. ​

Anief propone di reperire le risorse per i buoni pasto da quelle destinate alla contrattazione di Istituto.

Da erogare a chi resta il pomeriggio

Anche il sindacato FLC-CGIL ha inserito nella piattaforma per il rinnovo del CCNL la richiesta di riconoscere i buoni pasto al personale docente e ATA il cui orario di lavoro si protrae fino al pomeriggio. Sono molti a far riferimento ad una quantità oraria minima di 6 ore.

Il sindacato sottolinea come la scuola sia l’unico ente pubblico a non garantire ancora questo servizio, evidenziando la necessità di eliminare una disparità considerata ingiusta nei confronti del personale scolastico.

26 marzo appuntamento all’ARAN

La questione dei buoni pasto, insieme a tutte le partite che interessano i miglioramenti retributivi del personale scolastico, sarà oggetto di discussione nell’incontro programmato per il 26 marzo 2025, alle 11:00, tra i sindacati e l’Aran. 

In questa sede, come già annunciato ai sindacati nel corso del precedente incontro di fine febbraio, ARAN fornirà un quadro complessivo delle risorse economiche disponibili. 

I sindacati metteranno sul tavolo la richiesta e dalle prime reazioni dell’ARAN si capirà quale sarà il reale orientamento del Ministero dell’Istruzione. E’ evidente infatti, che la questione è politica, più di quello che si pensi. L’obiettivo è equiparare i diritti del personale scolastico a quelli degli altri dipendenti pubblici, garantendo equità e riconoscimento del loro impegno professionale. ​