Contratto Scuola, Aumento Reale di 56€ Mensili per Docenti e ATA. Ecco la Verità che Governo e ARAN Tengono Nascosta

La trattativa per il rinnovo del contratto scuola 2022-2024 prosegue all’Aran, con i sindacati che esprimono forti perplessità sulle risorse economiche stanziate. I 3 miliardi di euro previsti dalla legge di bilancio risultano insufficienti, considerando che gli aumenti si aggirano intorno ai 136 euro lordi mensili.

Ma la verità sugli aumenti è un’altra. Per via delle antipazioni ricevute nel cedolino, nel corso di questi mesi, docenti e ATA non sono in attesa di 136 euro, ma di un importo ben inferiore. Verità che dal Governo e dall’ARAN non intendono sottolineare, per ragioni – evidentemente – di convenienza politica.

Indennità di vacanza contrattuale (IVC)

Sottraendo l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) già percepita dai lavoratori, con la sua rivalutazione percepita in questi anni, l’incremento reale si riduce a circa 56-57 euro lordi mensili. Lo mette ben in luce il sindacato Uil Scuola in un comunicato divulgato all’indomani dell’incontro presso l’ARAN.

L’IVC è un meccanismo temporaneo attivato in assenza del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, volto a compensare la perdita di potere d’acquisto del personale scolastico durante la “carenza contrattuale”.

A partire da aprile 2025, è previsto un ulteriore incremento dell’IVC pari allo 0,6% sugli stipendi tabellari in vigore al 31 dicembre 2024.

Come anticipato da Tuttolavoro24.it, gli aumenti netti previsti per Docenti e ATA variano da 4 a 10 euro, a seconda dell’anzianità e della fascia stipendiale.

Tabelle degli aumenti e stipendi per Docenti e ATA

Di seguito, le tabelle con gli importi dell’IVC previsti per Docenti e ATA a partire da aprile 2025 e gli effetti a partire dagli stipendi di aprile.

DOCENTI

PERSONALE ATA (bisogna fare attenzione perchè circa 50.000 appartenenti alle categorie ATA dovranno ‘scontare’ un debito per cui gli importi di aprile saranno più bassi: clicca qui)

Inflazione al 16%

All’ARAN i sindacati hanno manifestato le loro forti perplessità rispetto alle risorse stanziate e gli esigui aumenti che riescono a garantire. Questo aumento – sottolinea Uil Scuola – copre appena il 6% dell’inflazione, mentre il costo della vita è aumentato di oltre il 16%. E’ una questione di stanziamenti. Il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile propone di incrementare le risorse prendendole dalle legge di Bilancio del 2025, anticipando di fatto quelle previste per il triennio contrattuale successivo (2025-2027).

Foto Credit: DepositPhotos.com