Bunus sulla Tassa Rifiuti: Nessuna Domanda, Basta Questo ISEE

Il bonus bollette non sarà l’unico sconto sulle utenze domestiche in programma per il 2025. Anche la tassa sui rifiuti verrà ribassata.

Non tutti però potranno godere del bonus Tari. Ci sono delle condizioni da rispettare, previste dal Dpcm n. 24/2025, in vigore dal 28 marzo. Vediamole.

Sconto sulla Tari voluto dal governo Conte bis

Il bonus sui rifiuti non è una novità prevista dal governo Meloni ma risale addirittura al 2019, quando al governo c’era Giuseppe Conte. Poi però scoppiò la pandemia e, per cause di forza maggiore, il decreto attuativo di questa nuova misura non arrivò mai.

Il decreto è finalmente approdato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo scorso e il 28 marzo è entrato in vigore. Le famiglie meno abbienti potranno quindi godere di uno sconto del 25% sulla tassa dei rifiuti.

Il meccanismo, infatti, è lo stesso già visto per il bonus bollette: nessuna domanda, ma una riduzione riconosciuta automaticamente a chi rispetta determinate condizioni.

I requisiti per beneficiare dello sconto

Come scritto nel Dpcm (comma 1, art. 2), «il bonus sociale per i rifiuti è riconosciuto agli utenti domestici, nuclei familiari, in condizioni di effettivo e documentato disagio economico, con riferimento ad una unica fornitura di servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani, nella titolarità di uno dei componenti del nucleo familiare».

Per comprovare il reale stato di bisogno e disagio del nucleo familiare sarà usato l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ossia l’ISEE. Questo non dovrà superare:

  • i 20.000 euro, in caso di famiglie con almeno 4 figli a carico;
  • i 9.530 euro in tutti gli altri casi.

Tali soglie resteranno valide per i prossimi tre anni. Poi sarà l’Arera, l’Autorità per l’energia, a decidere se riaggiornarle o meno.

Manca il provvedimento dell’Arera

Come detto, quindi, le famiglie non dovranno presentare nessuna domanda per beneficiare dello sconto del 25% sulla Tari. Esattamente come succede con il Bonus Bollette, verrà riconosciuto in automatico agli aventi diritto.

Basterà aver presentato la dichiarazione ISEE 2025 ed essere intestatari della fornitura del servizio di gestione rifiuti. 

Affinché diventi effettivo manca solo il provvedimento dell’Arera che, sentito il Garante della privacy, dovrà definire le modalità di trasmissione dei dati dall’INPS ai Comuni.