Elenchi Braccianti Agricoli già Disponibili: Come e Cosa Controllare

Disponibili gli elenchi agricoli per i braccianti che hanno richiesto l’indennità di disoccupazione agricola per il 2025.

Il termine ultimo per l’invio della domanda dell’indennità era il 31 marzo 2025, con conseguente pubblicazione degli elenchi per il giorno successivo, martedì 1° aprile. Sul sito dell’INPS sono già visualizzabili.

Requisiti disoccupazione agricola

Hanno diritto all’indennità di disoccupazione agricola gli operai agricoli, i piccoli coloni, i compartecipanti familiari e i piccoli coltivatori diretti che rispettano i seguenti requisiti:

  • sono iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
  • hanno maturato almeno 2 anni di anzianità contributiva contro la disoccupazione involontaria;
  • hanno svolto almeno 102 giornate di lavoro nel biennio precedente all’anno in cui viene presentata domanda.

L’iscrizione agli elenchi è dunque requisito imprescindibile per avere accesso all’indennità. INPS pubblica gli elenchi agricoli (contenenti anche il numero di giornate lavorate nei campi) il giorno dopo la chiusura delle domande. Quindi il 1° aprile. Ma c’è chi ha potuto visualizzarli già il 31 marzo.

Elenchi agricoli INPS: come visualizzarli

Visualizzare gli elenchi agricoli è facile. Basterà digitare sul motore di ricerca la dicitura “Elenchi agricoli INPS” e cliccando sulla prima voce della home apparirà questa schermata:

Nella finestra di sinistra sono contenute le province, in quella di destra i Comuni. Una volta selezionato il Comune di appartenenza basterà cliccare in basso sul pulsante “visualizza elenco”: si aprirà quindi un documento in PDF contenente l’elenco nominativo annuale degli operai agricoli a tempo determinato, dei compartecipanti familiari e dei piccoli coltivatori diretti residenti nel comune selezionato relativo all’anno 2024.

L’elenco rimarrà disponibile per 15 giorni.

Controllare il numero di giornate negli elenchi

Un’attenzione particolare va riservata al numero di giornate indicate nell’elenco. È in base al numero di giornate lavorate nel biennio precedente, infatti, che l’INPS calcola l’importo da pagare in qualità di indennità di disoccupazione agricola.

L’importo è pari:

  • per gli operai agricoli a tempo determinato, al 40% della retribuzione di riferimento, con trattenuta del 9% a titolo di contributo di solidarietà, per un massimo di 150 giorni;
  • al 30% della retribuzione effettiva, senza trattenuta per contributo di solidarietà, per gli operai agricoli a tempo indeterminato.

Qualora ci fossero delle difformità nelle giornate indicate dall’INPS è bene quindi presentare ricorso: per farlo ci sono 30 giorni di tempo.