I dipendenti pubblici pagano, alla fonte, una trattenuta TFR pari a circa il 2% della retribuzione lorda. Questa ritenuta (che viene versata all’INPS) non esiste nel settore privato e diversi giudici hanno condannato le amministrazioni a rimborsare ai dipendenti le trattenute versate all’INPS.
Possiamo vedere nel cedolino di un collaboratore scolastico come la decurtazione sia presente:
Come possiamo notare, questo dipendente pubblico subisce mensilmente una ritenuta di 31,62 euro.
L’eventuale abolizione di questa trattenuta del 2% (cioè del 2,5% sull’80% della retribuzione come riportato nel cedolino) aumenterebbe i netti della medesima percentuale che sarebbe pari all’aumento delle retribuzioni programmato per il corrente anno dal Governo.
Numerosi sono stati i lavoratori pubblici che si sono rivolti al giudice del lavoro per lamentare la disparità di trattamento con i lavoratori del settore privato.
Siamo a conoscenza che, in molti casi, il giudice ha dato ragione al lavoratore.
Malgrado le sentenze siano favorevoli ai lavoratori, NoiPA non dispone di una procedura che inibisca la trattenuta e l’unico modo per applicare le sentenze a favore dei dipendenti che hanno vinto il ricorso è quello di stornare periodicamente la trattenuta TFR.
La ritenuta TFR viene effettuata sulle retribuzioni a titolo di rivalsa perché “considerata un indebito arricchimento“.
L’indebito arricchimento sarebbe nei confronti dei dipendenti in TFS ai quali viene applicata la ritenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione utile al TFS.
Per par condicio, quindi, anche al personale in TFR viene effettuata la medesima trattenuta sulla retribuzione utile al TFR.
Certamente, in questo modo, si ottiene la par condicio nel pubblico impiego ma, nello stesso tempo, si crea una differenza di trattamento tra pubblico e privato e l’introduzione di questa “rivalsa” sembra più una salvaguardia dell’interesse dello Stato piuttosto che una disposizione creata per creare pari opportunità
Settore | Trattenuta TFR | Effetto sullo Stipendio |
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Pubblico | 2% (circa 50€/mese) | Riduzione della retribuzione |
Privato | Nessuna | Nessuna decurtazione |
Dopo Abolizione | Nessuna | Stipendio netto aumentato |