I Buoni Pasto spettano anche per il Turno di Notte: Rimborsi da 12.000€

I buoni pasto spettano anche a chi svolge il turno di notte o a chi lavora in fasce escluse dal servizio mensa. A sancirlo è una sentenza del Tribunale di Roma, che si è espresso in favore degli infermieri dell’Ospedale San Giovanni Addolorata della capitale.

Buoni Pasto anche per il turno di notte

Sostenuti dal sindacato Nursing Up, gli infermieri del suddetto ospedale capitolino hanno presentato il ricorso al Tribunale di Roma per il mancato riconoscimento dei buoni pasto.

Per anni questi professionisti hanno prestato servizio in orari notturni o in fasce escluse dal servizio mensa, spesso senza possibilità di pausa e senza un adeguato riconoscimento.

Il Tribunale ha accolto il ricorso, riconoscendo loro il diritto al buono pasto sostitutivo nei turni superiori alle sei ore quando l’accesso alla mensa è impossibile. I giudici hanno dunque stabilito che anche i lavoratori turnisti hanno diritto alla pausa prevista dalla legge e al pasto, che sia erogato in mensa o in forma sostitutiva.

«Finalmente si riafferma che i diritti dei lavoratori non si sospendono di notte!» ha commentato il sindacato Nursing Up.

Altre sentenze in favore degli infermieri

L’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata dovrà risarcire oltre 12.000 euro agli infermieri, a titolo di danno patrimoniale per il mancato riconoscimento negli anni dei buoni pasto sostitutivi del servizio mensa.

La sentenza del Tribunale di Roma non sorprende ed è solo l’ultima di una serie di decisioni prese dai giudici in favore degli infermieri rimasti esclusi per anni dal riconoscimento dei buoni pasto. Dal Nord al Sud Italia, infatti, sembra che l’opinione si stia allineando.

Gli infermieri dell’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola, per esempio, hanno ottenuto dal Tribunale di Bologna il riconoscimento di 5 anni di buoni pasto arretrati dal valore di 4,12 euro l’uno. Sono addirittura 10, invece, gli anni di buoni pasto arretrati che spettano ai lavoratori della ASL di Viterbo, per un totale di circa 400.000 euro. Anche la Corte di Appello di Milano, con una sentenza del 27 gennaio 2025, ha condannato l’ASST Valle Olona a risarcire 22 infermieri per non aver garantito il ticket per la pausa mensa, con un risarcimento pari a 8.000 euro per ogni infermiere.

Entro aprile, infine, dovrebbero riscuotere gli arretrati anche gli infermieri dell’Azienda sanitaria territoriale (AST) di Fermo.