Arretrati NoiPA: Pagati in Aprile i 333€ del Taglio del Cuneo Fiscale

Secondo la CISL, dopo mesi di attesa, tutto il personale della pubblica amministrazione riceverà finalmente gli Arretrati legati al taglio del cuneo fiscale. Come sappiamo, questa misura è stata introdotta per alleggerire il carico fiscale sui lavoratori, ma la sua attuazione ha subito ritardi, causando un aggravio temporaneo sulle retribuzioni.

Il pagamento da parte di NoiPA interesserebbe tutti i dipendenti di tutti i comparti, Scuola inclusa. Con importi variabili in base alle varie fasce di reddito.

La protesta della CISL: “NoiPA ha ritardato l’applicazione del taglio del cuneo fiscale”

La CISL Funzione Pubblica ha puntato il dito contro NoiPA, accusandolo di inefficienza nella gestione del taglio del cuneo fiscale. Secondo il sindacato, il vecchio sistema di detassazione è cessato il 1° gennaio 2025 senza che il nuovo fosse immediatamente operativo, causando un aumento momentaneo delle trattenute fiscali.

La CISL ha denunciato questi ritardi e ha richiesto un intervento urgente per garantire la restituzione delle somme trattenute nei primi mesi dell’anno. Secondo il sindacato, l’inefficienza di NoiPA ha comportato una penalizzazione temporanea per migliaia di lavoratori del settore pubblico.

Gli effetti sui redditi del taglio del cuneo fiscale

La manovra 2025 prevede una suddivisione in cinque fasce di beneficio fiscale, ognuna delle quali applica aliquote o detrazioni differenti:

  1. Aliquota del 7,1% per redditi fino a 8.500 euro annui.
    Questa fascia garantisce il massimo beneficio fiscale per i redditi più bassi, offrendo un supporto consistente a chi ha stipendi minimi.
  2. Aliquota del 5,3% per redditi compresi tra 8.501 e 15.000 euro annui.
    In questa fascia, il beneficio fiscale diminuisce leggermente, mantenendo comunque un impatto significativo per i lavoratori a basso reddito.
  3. Aliquota del 4,8% per redditi compresi tra 15.001 e 20.000 euro annui.
    Il taglio del cuneo fiscale si riduce ulteriormente, riflettendo un progressivo calo del beneficio man mano che il reddito aumenta.
  4. Detrazione fissa di 1.000 euro annui per redditi tra 20.001 e 32.000 euro.
    Questa fascia introduce una detrazione d’imposta fissa, che rappresenta un cambiamento significativo rispetto al precedente sistema.
  5. Detrazione decrescente per redditi tra 32.001 e 40.000 euro.
    La detrazione, inizialmente pari a 100 euro, si riduce progressivamente fino ad azzerarsi per i redditi superiori a 40.000 euro.

Gli effetti del nuovo meccanismo dsulla busta paga

Tenendo conto che la maggioranza dei dipendenti pubblici ha un reddito imponibile fiscale tra i 20 e i 32 mila euro, ecco seguito una tabella che riassume l’impatto economico della misura nella maggior parte dei dipendenti:

PeriodoImporto mensile (€)Totale arretrati (€)
Gennaio – Aprile83,33 x 4333,33
Da Maggio in poi83,33

L’importo massimo previsto per i dipendenti sarà quindi di 333,33 e potrebbe essere liquidato con emissione speciale. Dal NoiPA – al momento – né smentiscono né confermano.

Quali prospettive per il futuro?

Secondo la CISL, oltre alla regolarizzazione del taglio del cuneo fiscale, il comparto Funzioni Centrali della pubblica amministrazione si trova in una fase di evoluzione contrattuale. La CISL ha sottolineato l’importanza di un confronto con il governo per garantire ulteriori incrementi salariali e benefici per i dipendenti pubblici.

Tra le richieste principali del sindacato vi sono:

  • Maggiore armonizzazione dei trattamenti accessori tra le amministrazioni centrali.
  • Incremento del buono pasto anche per il lavoro agile.
  • Superamento del tetto ai trattamenti economici accessori.
  • Estensione delle agevolazioni fiscali sui premi di risultato.

Nel comunicato, il sindacato rileva come, con l’entrata in vigore del CCNL 2025-2027, si prevede un ulteriore incremento delle retribuzioni, che potrebbe portare a un aumento complessivo del 5,4% nei prossimi anni.