Le Disparità Retributive tra Dipendenti Pubblici arrivano in Parlamento [GUARDA LE TABELLE]

Il 24 marzo scorso – dopo il varo del Decreto Legge 25 del 14 marzo 2025 che ha introdotto misure urgenti per per il potenziamento delle pubbliche amministrazioni – il presidente dell’ARAN Antonio Naddeo è stato chiamato in audizione parlamentare. In quella occasione ha presentato un rapporto che ha evidenziato sia gli aspetti positivi del provvedimento – come l’aumento delle risorse per la retribuzione accessoria – sia le criticità, tra cui le persistenti disparità tra i comparti del Pubblico Impiego. Questo articolo approfondisce i contenuti del DL, l’impatto sulle retribuzioni e le raccomandazioni per una maggiore equità.

Pubblico Impiego: le principali disposizioni del provvedimento, risorse e beneficiari

L’articolo 14 del DL 25/2025 interviene su diverse categorie di dipendenti pubblici, stanziando risorse specifiche:

  • Fondo per Ministeri e Presidenza del Consiglio: 190 milioni di euro annui dal 2025 per retribuzione accessoria (premi, incentivi) di dirigenti e non dirigenti.
  • Agenzia Italiana per la Gioventù: +90.000 euro annui per risorse decentrate.
  • Personale ANSFISA: Inquadramento con riconoscimento degli anni di servizio per i dipendenti trasferiti dal Ministero delle Infrastrutture.
  • Ispettorato Nazionale del Lavoro: 5,4 milioni nel 2025 e 5 milioni nel 2026 per arretrati retributivi (2022).
  • Personale diplomatico: 2 milioni annui dal 2025 per adeguamenti retributivi.
  • Scuola: 20 milioni nel 2025 e 50 milioni annui (2026-2029) per assicurazione sanitaria integrativa.

Impatto retributivo: Per i ministeri e la Presidenza del Consiglio, l’aumento medio è del 3,15%, mentre per l’intero comparto pubblico si attesta all’1,66%, in aggiunta al 6% già previsto dai CCNL.

Rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego: ritardi e novità nella programmazione

Il rapporto ARAN sottolinea come i rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024 siano stati completati in ritardo, ad eccezione del CCNL per le Funzioni Centrali (firmato a gennaio 2025). Tuttavia, la vera innovazione è la programmazione pluriennale dei fondi:

  • 20 miliardi di euro per i trienni 2022-2024 e 2025-2027.
  • 11 miliardi per il 2028-2030.
  • Criteri di calcolo: basati sul deflatore dei consumi privati e sul Conto Annuale RGS 2021.

Dal 2025 sarà erogata anche l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), inizialmente allo 0,6% e poi all’1% da giugno.

Le tre vie di finanziamento del pubblico impiego

Nell’attuale quadro di regole europee (Patto di Stabilità riformato), il finanziamento della PA avviene attraverso:

  1. Risorse standard: Legge di Bilancio per i CCNL.
  2. Risorse aggiuntive: Per salario accessorio e progressioni di carriera.
  3. Risorse specifiche: Interventi normativi mirati (es. DL 25/2025).

Problema: le risorse specifiche, sebbene utili per riequilibrare disparità, potrebbero diventare insostenibili a causa dei vincoli sulla spesa primaria netta imposti dall’UE.

Disparità tra comparti: i dati a confronto

L’analisi dell’ARAN rivela differenze marcate tra settori:

CompartoIncremento retributivo 2019-2027Risorse aggiuntiveAumento medio mensile
Funzioni Centrali20,43%Sì (DL 25/2025)+562 €
Servizio Sanitario Nazionale21%+530 €
Istruzione e Ricerca16,57%Parziali (0,98%)+400 €
Enti Locali16,68%No+395 €

Criticità:

  • Gli enti locali non hanno mai ricevuto risorse aggiuntive, con un gap di 170 €/mese rispetto alle Funzioni Centrali.
  • Fuga di personale verso le amministrazioni centrali, più remunerative.

Le raccomandazioni: equità e interventi urgenti

Per ridurre le disparità, l’ARAN propone:

  • Superare il tetto al trattamento accessorio per gli enti locali (art. 23, d.lgs. 75/2017).
  • Maggiore flessibilità contrattuale per consentire agli enti di competere con il centrale.
  • Monitoraggio europeo: Allineare gli interventi ai vincoli di spesa primaria netta.

Ultima osservazione: Sebbene il DL 25/2025 rappresenti un passo avanti, senza un riequilibrio strutturale le disuguaglianze rischiano di aggravarsi, minando l’efficienza della PA.

Tabella riassuntiva delle misure del DL 25/2025

MisuraDestinatariRisorse stanziate
Fondo per Ministeri e Presidenza ConsiglioDipendenti centrali190 milioni/anno (dal 2025)
Incremento risorse Agenzia GioventùAgenzia Italiana per la Gioventù+90.000 €/anno
Arretrati Ispettorato del LavoroPersonale INL5,4 milioni (2025), 5 (2026)
Adeguamento retributivo diplomaticiPersonale MAECI2 milioni/anno (dal 2025)
Assicurazione sanitaria scuolaPersonale scolastico20 milioni (2025), 50 (2026-29)