Secondo Federmeccanica e Assistal, lo sciopero nazionale del 28 marzo 2025 indetto da FIM, FIOM e UILM per il rinnovo del contratto collettivo nazionale ha avuto una partecipazione limitata. Lo si apprende da un comunicato stampa congiunto diramato poche ore fa che “smonta” letteralmente il “teorema” dei sindacati sulla buona riuscita della mobilitazione.
I dati elaborati da oltre 3.000 imprese contattate – si legge – mostrano che solo il 19,6% dei lavoratori ha aderito all’astensione dal lavoro.
Nel dettaglio:
Il campione utilizzato per la rilevazione include:
Questi numeri, secondo gli industriali, dimostrano che lo sciopero non ha trovato largo consenso tra i lavoratori. Una rappresentazione opposta a quella offerta dai sindacati che avevano parlato – nei comunicati – di aziende chiuse e adesioni vicine al 100% in alcuni stabilimenti. E – durante la conferenza stampa del 7 aprile – di una crescita delle adesioni durante tutto il periodo della mobilitazione, da dicembre in avanti.
Il comunicato delinea anche l’andamento delle retribuzioni nel settore metalmeccanico tra il 2008 e il 2024. In questo periodo:
Sempre dal 2008 al 2024:
Secondo Federmeccanica, questi dati confermano che i salari hanno tenuto il passo del costo della vita, superandolo.
“Dal 2008 al 2024 le retribuzioni nella metalmeccanica sono cresciute più dell’inflazione“, si legge.
Non solo: grazie a strumenti come i flexible benefits (800 euro netti nel periodo 2021-2024) e il fondo sanitario integrativo mètaSalute (862 milioni di euro erogati dal 2021 al 2024), i lavoratori avrebbero visto una reale crescita della capacità di spesa.
E nonostante ciò gli Industriali ribadiscono che vogliono rinnovare il CCNL a partire dai punti della loro piattaforma che “non è una contro-piattaforma, non è “contro” qualcosa o “contro” qualcuno, ma è una proposta “per”, per rinnovare il CCNL”.
Dunque – al contrario – le proposte degli Industriali su Welfare, tutela Long Term Care, miglioramento delle prestazioni sanitarie, è la dimostrazione concreta che “vogliono continuare il percorso del Rinnovamento avviato e condiviso con il rinnovo del CCNL del 2016 e proseguito con il CCNL del 2021″.