Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero nell’edizione odierna, il pagamento degli arretrati relativi al taglio del cuneo fiscale per i dipendenti pubblici slitterà a giugno. Questa notizia , se confermata, rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle precedenti dichiarazioni della CISL Funzione Pubblica, che aveva anticipato l’erogazione degli arretrati già nel mese di aprile.
Contrariamente alle aspettative, non ci sarà alcuna emissione speciale da parte di NoiPA nel mese di aprile per il pagamento degli arretrati.
Questo ritardo ha suscitato notevole rammarico tra i dipendenti pubblici, inclusi quelli del settore scolastico e sanitario, gli enti locali, che attendevano l’accredito delle somme arretrate. A dirla tutta la notizia era già nell’aria: in un comunicato dei giorni scorsi NoiPA aveva esplicitamente confermato il pagamento di altre spettanze stipendiali per aprile, senza fare alcuna menzione al cuneo fiscale.
Nei prossimi giorni capiremo in maniera più chiara se la notizia del rinvio, lanciata da Il Messaggero è confermata oppure no.
Con il posticipo del pagamento a giugno, l’importo degli arretrati aumenterà. Si prevede che l’importo sarà calcolato come 83,33 euro moltiplicato per sei mesi, risultando in una somma totale di circa 499,98 euro, con variazioni in base alle specifiche fasce di reddito dei dipendenti.
Questo rinvio influisce su una vasta gamma di lavoratori del settore pubblico, dai docenti ai dipendenti ministeriali, che ora dovranno attendere fino a giugno per ricevere gli arretrati del taglio del cuneo fiscale. La situazione evidenzia le difficoltà nell’implementazione tempestiva delle misure fiscali previste dal Governo. Al contrario di quanto accade nei settori privati dove i dipendenti percepiscono l’agevolazione già dal mese di gennaio.