Sciopero di 8 ore per gli oltre 4 mila dipendenti diretti di McDonald’s Italia.
Alla base della protesta c’è l’indisponibilità dell’azienda ad avviare un confronto sulla contrattazione integrativa aziendale di gruppo.
Chi nei prossimi giorni decide di andare a mangiare nel più famoso fast food del mondo rischia di trovare le serrande abbassate. Perché Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno indetto uno sciopero di 8 ore che coinvolge tutti i dipendenti diretti di McDonald’s Italia. Nel nostro Paese si contano in tutto 740 locali, ma solo 60 (pari all’8%) sono a gestione diretta.
McDonald’s Development Italy non sarebbe disponibile ad avviare un confronto sulla contrattazione integrativa aziendale di gruppo e i sindacati di categoria hanno quindi risposto con la proclamazione dello stato di agitazione.
“Se tale impostazione da parte aziendale non dovesse modificarsi – si legge nella comunicazione inviata alla direzione societaria – le segreterie nazionali sono pronte a intraprendere tutte le forme di protesta ulteriori necessarie alla tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori […] I sindacati invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero e a sostenere con determinazione la battaglia per i propri diritti”.
Ancora non si conosce la data esatta dello sciopero, di portata nazionale. Intanto per il prossimo 24 aprile è stato convocato un incontro di coordinamento nazionale delle strutture sindacali, delle delegate e dei delegati McDonald’s e dei licenziatari, con l’obiettivo di definire le prossime tappe della mobilitazione.
L’articolazione su base territoriale/regionale sarà definita dalle singole strutture sindacali locali.
Non è escluso che la chiusura possa avvenire in un giorno di festa. Magari il 1° maggio o in uno dei giorni vicini, così da creare un danno maggiore all’azienda. In vista del maxi ponte, infatti, saranno numerosi i turisti che affolleranno le città italiane e che, di conseguenza, penseranno di rifocillarsi a McDonald’s.