Nel pomeriggio di ieri è stata firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle aziende industriali dei settori chimico, chimico-farmaceutico, farmaceutico, delle fibre chimiche, abrasivi, lubrificanti e GPL.
L’intesa, valida per il triennio 2025-2028, riguarda circa 180.000 lavoratori impiegati in oltre 2.500 aziende.
La firma è arrivata con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto (30 giugno 2025), confermando l’efficacia del modello di relazioni industriali del settore.
Lo evidenziano anche i segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras, in un comunicato sindacale unitario.
Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento complessivo del trattamento economico complessivo (TEC) pari a 294 euro al livello D1, suddiviso in cinque tranche:
Previsto anche un incremento di 6 euro su Fonchim (fondo pensione integrativo) e 2 euro in più per i turni notturni.
La parte normativa introduce importanti novità su formazione, inclusione e salute. Il contratto rilancia gli obiettivi già fissati nei precedenti rinnovi, con strumenti nuovi e mirati.
Tra le novità:
Particolare attenzione è riservata alla sicurezza, con un impegno a rafforzare la cultura della prevenzione anche oltre i luoghi di lavoro e coinvolgere maggiormente le figure preposte alla sicurezza aziendale.
Durante l’incontro, le Parti hanno ribadito la condanna dei cosiddetti “contratti pirata”, considerati strumenti di concorrenza sleale e lesivi della dignità dei lavoratori.
L’ipotesi di accordo sarà ora sottoposta al voto delle assemblee nei luoghi di lavoro.