Bonus Nido 2025: 5 Cose che INPS Vuole Sapere per Accogliere la Domanda

L’INPS ha recentemente fornito importanti chiarimenti sulla documentazione da allegare alla domanda per ottenere il Bonus Asilo Nido 2025, una misura pensata per sostenere le famiglie nei costi legati all’educazione dei più piccoli.

Vediamo ciò che serve sapere per presentare correttamente la richiesta e ricevere l’importo spettante.

Importi e beneficiari del Bonus Nido

Il bonus Nido dell’INPS è destinato ai genitori di bambini fino a 3 anni iscritti a strutture per l’infanzia pubbliche o private autorizzate. Costituisce il rimborso del pagamento delle rette di frequenza.

L’importo del contributo varia in base all’ISEE minorenni e all’età del figlio per cui lo si richiede:

  • per i nati entro il 31 dicembre 2023, infatti, l’importo del bonus va da un massimo di 3.000 euro per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro a un minimo di 1.500 euro per chi invece ha un ISEE sopra i 40.000 euro;
  • per i nati a partire dal 1° gennaio 2024, invece, l’importo sale a 3.600 euro per chi presenta un ISEE entro i 40.000 euro, mentre scende a 1.500 euro solo per chi supera tale soglia.

Possono beneficiare del Bonus Nido anche i genitori di figli sotto i 3 anni affetti da malattie croniche gravi. In questo caso l’importo serve a coprire le spese sostenute per le cure e il supporto domiciliari.

I dati e i documenti da allegare alla domanda

Le domande per il Bonus Nido possono essere presentate online fino al 31 dicembre di ogni anno. Affinché l’INPS accolga la richiesta occorre che l’istanza sia accompagnata da specifica documentazione.

Secondo le ultime indicazioni INPS (risalenti ad aprile 2025), per ogni mese di frequenza per cui si richiede il rimborso, è obbligatorio allegare:

  1. Fattura o ricevuta della retta mensile (non sono accettate ricevute cumulative o riepilogative).
  2. Data del pagamento (deve essere chiaramente indicata o dimostrata tramite allegato).
  3. Dati dell’asilo nido: denominazione, codice fiscale o partita IVA della struttura.
  4. Dati del genitore: nome, cognome e codice fiscale del richiedente (intestatario del pagamento).
  5. Nome e cognome del bambino iscritto all’asilo.

È importante sottolineare che la sola iscrizione o la fattura senza ricevuta di pagamento non danno diritto al bonus Nido. È obbligatoria la prova di avvenuto pagamento affinché INPS eroghi il rimborso delle rette di frequenza dell’asilo o delle spese mediche.

Per ulteriori informazioni sul Bonus Nido erogato dall’Istituto può essere utile consultare i messaggi INPS n. 1165 del 4 aprile e n. 60 del 20 marzo. Per bonus simili ma non finanziati dall’INPS si rimanda invece a questo articolo.