Buoni Pasto da 13€, Decisiva la Data del 28 Aprile per Docenti e ATA

Il dibattito sull’introduzione dei buoni pasto per il personale docente e ATA delle scuole italiane ha raggiunto un punto cruciale. Una proposta in Senato mira a riconoscere un buono pasto giornaliero di 13 euro a questi lavoratori, ma per concretizzarsi necessita dell’approvazione di un emendamento.

Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe succedere.

Buoni pasto ai lavoratori della scuola, c’è la proposta

La proposta presentata durante l’audizione alla VII Commissione e sostenuta da diverse forze politiche e sindacati come l’Anief prevede l’erogazione di buoni pasto ai docenti e al personale ATA. Un modo per equiparare il personale scolastico agli altri dipendenti pubblici che già godono di questo diritto. I lavoratori della scuola, infatti, sono gli unici statali esclusi dal beneficio dei buoni pasto.

Una richiesta giustificata a maggior ragione dalla recente decisione di assegnare buoni pasto ai dipendenti delle Funzioni Centrali in smart working, come previsto dall’articolo 14, comma 3 del nuovo contratto nazionale. Secondo il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, non si comprende perché una misura simile non possa essere applicata anche ai lavoratori delle scuole. Ci sarebbe anche il modo di finanziarla attraverso la contrattazione di istituto all’interno del nuovo CCNL 2022/24, ha specificato.

L’importo proposto per i buoni pasto è di 13 euro al giorno, in linea con il costo attuale di un piatto di pasta consumato presso un qualsiasi locale di ristorazione.

Perché la proposta diventi concreta è però necessario che venga presentato un emendamento al decreto legge Scuola 45/2025.

La scadenza per presentare l’emendamento

L’emendamento al decreto in questione andrà presentato entro il 28 aprile 2025, termine ultimo stabilito dal calendario delle attività del Senato.

Se l’emendamento per assegnare i buoni pasto ai lavoratori delle scuole venisse approvato, la misura potrebbe essere discussa e potenzialmente inserita nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022/24 attraverso la contrattazione integrativa.

L’approvazione dell’emendamento comporterebbe:​

  • il riconoscimento del diritto ai buoni pasto per docenti e personale ATA.
  • l’equiparazione con altri dipendenti pubblici che già beneficiano di questo servizio.
  • il miglioramento delle condizioni lavorative, soprattutto per coloro che svolgono attività pomeridiane senza accesso a servizi mensa.

Da che dipende l’approvazione dell’emendamento sui buoni pasto

Le chances che la proposta di assegnare i buoni pasto anche ai docenti e al personale ATA si concretizzi dipendono in buona parte dai firmatari dell’emendamento.

Può essere presentato sia da senatori della maggioranza sia dell’opposizione. Tuttavia, per incrementare le possibilità di approvazione, è auspicabile che venga sostenuto da membri della maggioranza parlamentare, in quanto ciò faciliterebbe l’inserimento della misura nel testo finale del decreto-legge.​

Sempre tenendo a mente la scadenza del 28 aprile.