Scuole Chiuse per l’Addio al Papa: Perso un giorno di Ferie?

La chiusura delle scuole a Roma e in altre località in occasione dei funerali di Papa Francesco ha sollevato una serie di interrogativi riguardo le conseguenze per i dipendenti scolastici.

Questa decisione, comunicata dall’Ufficio Scolastico Regionale, nella Capitale, è stata presa in considerazione delle misure di sicurezza necessarie per gestire l’afflusso di persone e la celebrazione dell’evento storico. Vediamo nel dettaglio cosa significa questa chiusura per i lavoratori del settore.

Scuole Chiuse: Motivazioni e Implicazioni

Il 26 aprile 2025 è una giornata memorabile per Roma, che ha visto la partecipazione di oltre 400.000 persone e numerosi capi di Stato. La chiusura delle scuole è stata decisa per garantire la sicurezza e facilitare la gestione logistica dell’evento. L’Ufficio Scolastico Regionale ha sottolineato l’importanza di questa misura per evitare problemi di ordine pubblico.

La circolare è stata firmata dal direttore generale dell’Usr, Anna Paola Sabatini.

Scuole Chiuse: impatto sui dipendenti scolastici

Nonostante la chiusura, docenti e ATA non subiranno tagli alle retribuzioni e non saranno obbligati a utilizzare giorni di ferie. La decisione è stata presa in quanto la chiusura delle scuole è considerata una misura di ordine pubblico, quindi non influisce sulle ferie già stabilite.

Questo significa che i Docenti e il Personale ATA avranno:

  • Retribuzione Garantita: I dipendenti non perderanno il giorno di lavoro e riceveranno la normale retribuzione, senza alcuna penalizzazione.
  • Nessun Obbligo di Recupero: Non sarà richiesto il recupero delle ore non svolte. La giornata sarà considerata a tutti gli effetti lavorativa, pur senza la presenza degli studenti.
  • Nessun Impatto su Ferie o Permessi: I giorni di ferie già programmati restano invariati e non sarà necessario utilizzare giorni di permesso o ferie per coprire l’assenza forzata.

Le scuole sono state invitate a predisporre un’apposita comunicazione interna per informare tutto il personale sulle modalità operative. Non essendo prevista attività didattica né accesso degli studenti, anche il personale amministrativo e tecnico non sarà tenuto a recarsi fisicamente nelle sedi scolastiche, salvo specifiche esigenze organizzative segnalate dai dirigenti scolastici.

In generale, comunque, il principio adottato è quello della tutela della sicurezza e del rispetto delle indicazioni istituzionali legate all’evento straordinario.

Un evento straordinario per la Città

La giornata del 26 aprile 2025 rimarrà nella memoria collettiva della città di Roma e di tutto il Paese. L’ultimo saluto a Papa Francesco ha coinvolto non solo i fedeli, ma anche tutte le istituzioni, che hanno lavorato per garantire il regolare svolgimento delle celebrazioni in un clima di raccoglimento e sicurezza.

La chiusura delle scuole si inserisce, quindi, in un contesto di eccezionalità che ha visto la collaborazione di enti pubblici, forze dell’ordine e cittadinanza.

Per i lavoratori della scuola, pur nell’eccezionalità della situazione, resta la garanzia di vedere tutelati i propri diritti, confermando il valore del servizio pubblico anche nei momenti più significativi della vita nazionale.

Un minuto di raccoglimento lunedì 28 aprile

Le disposizioni del Governo prevedono inoltre che lunedì 29 aprile alle 10:00, in tutta Italia, scuole e uffici pubblici si fermino per un minuto di raccoglimento in ricordo della figura di Papa Francesco. In alcune scuole – come nel caso di Napoli – parte della mattinata sarà impegnata per ulteriori eventi musicali e artistici, che coinvolgeranno il personale e gli alunni. Un modo diverso di ricordare il Papa e per “onorare la sua passione per la musica”, fanno sapere dalla dirigenza scolastica. In base alla decisioni prese da ciascun istituto, quindi, le iniziative possono essere diversificate e andare oltre il solo “minuto di raccoglimento” indicato dal Governo.