Sempre più braccianti si chiedono perché le domande di disoccupazione agricola risultino ancora “in istruttoria” e quando verranno sbloccati gli esiti.
Le istanze, infatti, si sono chiuse lo scorso 31 marzo ma a distanza di quasi un mese INPS non ha ancora liquidato l’indennità. Non c’è da allarmarsi, è tutto nella norma.
Vediamo cosa significa lo stato “in istruttoria” e quali sono le tempistiche previste per il pagamento.
L’indennità di disoccupazione agricola 2025 spetta agli operai agricoli, ai piccoli coloni e ai compartecipanti familiari che tra il 2023 e il 2024 hanno lavorato nei campi per almeno 102 giornate e risultano iscritti agli elenchi agricoli provinciali.
Prima di accogliere la domanda, l’INPS deve effettuare una serie di controlli. Quando una domanda di disoccupazione agricola risulta “in istruttoria”, significa che l’INPS sta procedendo proprio con il controllo dei requisiti necessari per concedere il sussidio.
Ecco come appare la pratica sul Fascicolo Previdenziale:
Durante l’istruttoria, vengono verificate:
Questa fase può richiedere alcune settimane o mesi, a seconda della regione, del carico di pratiche e della regolarità dei documenti presentati.
I lavoratori agricoli possono controllare lo stato della propria domanda (e quindi arrivare alla schermata della foto sopra):
Una volta completata l’istruttoria, l’INPS procede all’accoglimento o meno della domanda.
È importante tenere a mente che la lavorazione delle domande avviene dopo la chiusura degli elenchi annuali dei lavoratori agricoli da parte delle Commissioni provinciali, che solitamente si completa tra aprile e i primi giorni di maggio. Pertanto in questi giorni gli operai agricoli che hanno maturato i requisiti inizieranno a visualizzare l’esito dell’istruttoria Inps relativamente alla domanda della prestazione. Passaggio essenziale prima di arrivare alla liquidazione.