Graduatorie ATA Terza Fascia a Rischio: il Sistema Blocca la CIAD e Spunta il Messaggio che Spaventa Tutti

Tantissime le segnalazioni arrivate in questi giorni: gli aspiranti ATA che stanno presentando la domanda di scioglimento riserva CIAD si trovano davanti a un blocco che rischia di farli escludere dalle graduatorie per il triennio.

Fino al 9 maggio è possibile inserire la certificazione CIAD, requisito obbligatorio per tutti i profili ATA, tranne per il collaboratore scolastico.

Ma il sistema informatico non permette a molti candidati di caricare o sostituire la certificazione valida.

Il messaggio che appare su Polis Istanze Online

Quando si tenta di inserire la nuova certificazione, sulla piattaforma compare questo avviso:

“ATTENZIONE: Non viene riscontrato alcun profilo per il quale l’aspirante deve comunicare il conseguimento della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, pertanto non è necessario presentare istanza.”

Il messaggio viene visualizzato all’interno della procedura di scioglimento della riserva CIAD sulla piattaforma Polis Istanze Online. Il blocco non riguarda tutti ma chi aveva precedentemente inserito una certificazione non valida e ora vuole sostituirla con una valida.

Fonti sindacali contattate da TuttoLavoro24.it fanno notare che il sistema sembra essere impostato per riconoscere solo chi non aveva caricato alcuna certificazione nella prima domanda. Penalizzando chi aveva invece caricato i documenti.

Un problema enorme che, se non risolto entro il 9 maggio, porterà fuori dalle graduatorie migliaia di aspiranti ATA.

Gli ATA rischiano di decadere: cosa devono fare subito

In attesa di una soluzione ufficiale da parte del Ministero (MIM), i sindacati stanno dando indicazioni operative agli iscritti per tentare di salvare la propria posizione.

Ecco cosa devono fare gli ATA bloccati dal sistema in via cautelativa e in attesa di un intervento risolutivo e ufficiale del Ministero:

  • Preparare una comunicazione ufficiale;
  • Allegare la nuova certificazione CIAD valida;
  • Scrivere una dichiarazione in autotutela, spiegando di voler sostituire la certificazione inserita nella domanda;
  • Inviare tutto via PEC o consegnare a mano alla scuola capofila (quella dove era stata inoltrata la domanda iniziale entro il 28 giugno 2024).

Perché la situazione è gravissima: i rischi per gli ATA

Se il Ministero non interviene rapidamente e non sblocca la piattaforma per il caricamento della CIAD valida i rischi per gli ATA sono i seguenti:

  • Decadimento dalle graduatorie;
  • Chi viene escluso non potrà lavorare per tutto il triennio;
  • L’esclusione sarà definitiva, senza possibilità di reintegro fino alla prossima riapertura delle graduatorie.

29 aprile incontro con il Ministero

I sindacati hanno chiesto un intervento urgente. Probabilmente nella riunione già in calendario del 29 aprile, sarà affrontata anche questa gravissima problematica.

Nel frattempo, gli ATA interessati devono attendere e procedere con l’invio della PEC o consegna a mano alla scuola capofila, come forma di autotutela.