Scuole a Rischio Chiusura tra il 28 Aprile e 2 Maggio. In Allerta Personale e Famiglie

In questo periodo di ponti festivi ravvicinati, molte scuole italiane stanno affrontando il rischio concreto di non riuscire a garantire la regolare apertura o la normale sorveglianza degli alunni. L’alternarsi di festività nazionali, giorni di sospensione delle attività didattiche e ponti scolastici tra fine aprile e inizio maggio sta mettendo in difficoltà dirigenti scolastici e famiglie in diverse città.

La causa principale è l’alto numero di assenze previste tra il personale docente e ausiliario, su cui spesso le scuole non hanno pieno controllo. In alcuni territori, in particolare, si teme la necessità di ridurre l’orario scolastico, rimodulare le attività o addirittura chiudere temporaneamente i plessi, per impossibilità a garantire una sorveglianza adeguata.

Le date a rischio sono quelle che vanno dal 28 al 30 aprile e venerdì 2 maggio. Tenendo presente che in alcuni territori, come in Calabria ad esempio, il 2 maggio è un giorno interfestivo di chiusura.

Il caso del VII Circolo Montessori di Roma

Anche a Roma si stanno registrando situazioni di allerta. Esemplare è il caso del VII Circolo Montessori, istituto storico che ospita vari plessi, tra cui la prima “Casa dei Bambini” fondata da Maria Montessori in Via dei Marsi. Con una circolare diffusa alle famiglie il 27 aprile, l’Istituto ha comunicato che dal 28 aprile 2025 e nei giorni seguenti, potrebbero esserci difficoltà a garantire la regolare attività scolastica.

Il Dirigente scolastico ha spiegato che il giorno 28 aprile, dopo aver verificato il numero di personale in servizio insieme ai collaboratori e al DSGA, potrebbe essere necessario rimodulare l’orario delle lezioni. Se la situazione dovesse peggiorare, le famiglie verranno avvisate tempestivamente tramite i rappresentanti di classe.

“In caso di ulteriori oggettive difficoltà, – conclude la nota – le famiglie saranno prontamente informate, tramite i rappresentanti di classe dei genitori, di una eventuale variazione dell’orario consueto di lezione, che non consenta le attività didattiche e la sorveglianza sia nel turno antimeridiano che nel turno pomeridiano da parte del personale in servizio”.

Il precedente di Sondrio

Le preoccupazioni non sono infondate. A Sondrio, tra Pasqua e il 25 aprile, diverse scuole sono state costrette alla chiusura parziale o temporanea a causa dell’impossibilità di garantire i servizi scolastici minimi. Molto del personale scolastico, proveniente da altre regioni, non era presente, lasciando gli istituti senza la possibilità di assicurare né la didattica né la vigilanza sugli studenti.

Un problema “nazionale”

Questi episodi confermano come le criticità organizzative nelle scuole italiane non siano isolate, ma possano colpire qualsiasi territorio, dai grandi centri urbani alle realtà più piccole. I dirigenti scolastici sono chiamati a un difficile equilibrio tra esigenze organizzative e tutela della sicurezza degli alunni, in un contesto reso ancor più complicato dalla sovrapposizione di festività e chiusure programmate.

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