Sanità: Nulla di Fatto per i 172€ di Aumento. Ecco le Ultime Notizie dalla Riunione di Oggi all’ARAN

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del Comparto Sanità 2022-2024 non sembra destinato a sbloccarsi. Secondo le ultime notizie, gli aumenti stipendiali previsti per infermieri, operatori socio-sanitari (OSS) e tecnici sanitari sarebbero ancora lontani.

L’incontro del 29 aprile tra l’Aran e le organizzazioni sindacali, infatti, sembra non aver dato i frutti sperati.

Rinnovo CCNL Sanità, ancora nulla di fatto

Ancora un nulla di fatto per il rinnovo del contratto 2022-2024 del Comparto Sanità. L’Aran aveva convocato i sindacati con l’obiettivo di accelerare le trattative e impedire una paralisi, ma l’epilogo è stata un’altra fumata nera.

Nei mesi scorsi il negoziato per il rinnovo del Ccnl si è arenato per via dell’opposizione che hanno fatto FP CGIL, UIL FPL e Nursing Up. Questi, infatti, non hanno posto la firma alla proposta dell’Aran che prevedeva 172 euro di aumento mensile per il personale sanitario, più altre risorse per le indennità: una cifra inadeguata per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori, a detta loro.

Con l’incontro del 29 aprile, l’opinione di FP CGIL, UIL FPL e Nursing Up non è cambiata. Gli altri hanno espresso tutto il loro rammarico.

Il rammarico di FIALS e Nursind

Anche la seduta di oggi all’ARAN per il rinnovo del CCNL comparto sanità 2022-2024 si è conclusa senza alcun risultato concreto. Un nuovo nulla di fatto che rischia di aggravare ulteriormente la situazione già critica del comparto”, si legge in una nota diffusa dalla FIALS a seguito dell’incontro. FIALS che, assieme a CISL FP e Nursind, anch’essi presenti all’incontro, approva invece le proposte per il personale sanitario avanzate dall’Aran.

Vogliamo ricordare che nelle precedenti tornate contrattuali, in condizioni economiche e normative ben peggiori rispetto a quelle attuali, – prosegue il sindacato – si è giunti comunque ad una firma. Oggi, a maggior ragione, riteniamo che si debba chiudere positivamente questa fase negoziale, per poi aprire con forza quella successiva relativa al rinnovo 2025-2027”.

Anche Nursind ha espresso delusione: “La questione delle scarse risorse non è da porre al tavolo Aran. Non è in quella sede che può essere affrontata e risolta. Per disporre di nuovi stanziamenti, infatti, serve una legge. Ergo, continuare a insistere su questo significa solo arroccarsi su una posizione pregiudiziale. Confidiamo, pertanto, che l’incontro esplorativo di oggi apra una riflessione. In caso contrario, a perdere saranno solo i professionisti della sanità” ha sottolineato a margine dell’incontro Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato.

Il confronto tra l’Aran e i sindacati è stato aggiornato tra due settimane.