Buone notizie per i dirigenti statali di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Dal 8 maggio 2025 partono ufficialmente le trattative per il rinnovo del contratto 2022-2024.
Sono in arrivo aumenti stipendiali medi di 582 euro lordi al mese. Un incremento importante per circa 6.160 dirigenti delle Funzioni centrali, tra cui Inps, Inail, Aci e agenzie fiscali.
Il nuovo contratto dei dirigenti statali non aspetterà la chiusura degli accordi dei comparti, come avveniva in passato.
Gli aumenti in arrivo, secondo le stime dell’Aran, garantiranno 582,57 euro lordi mensili a ciascun dirigente.
Una cifra che sarà ancora più alta per chi è nella prima fascia dirigenziale, riservata ai livelli più alti della carriera pubblica.
Il totale a disposizione è di 61,9 milioni di euro, già stanziati per il triennio di riferimento.
Il nuovo contratto punta forte sulla valutazione della performance. Solo il 30% dei dirigenti potrà accedere ai premi migliori, seguendo le linee del Ddl Merito approvato a marzo.
La logica del risultato premierà chi ottiene i migliori risultati. Gli incentivi saranno affiancati da percorsi di formazione obbligatori e opportunità di crescita professionale.
Nel contratto sarà inserito l’obbligo di formazione continua per tutti i dirigenti statali.
Il numero minimo di ore sarà superiore alle 40 già richieste ai dipendenti pubblici.
Tra gli argomenti di studio obbligatori: innovazione organizzativa, leadership, gestione del cambiamento e transizione digitale.
Previsto anche un sistema di mentorship per valorizzare l’esperienza dei dirigenti senior a favore delle nuove leve.
Importanti novità anche sul fronte welfare aziendale per i dirigenti pubblici.
Ogni dirigente potrà scegliere come spendere i propri crediti welfare su misura: