Il Ministero dell’Istruzione Giuseppe Valditara a margine del Consiglio dei Ministri del 30 aprile introduce nuove regole adottate dal Governo riguardo ai temi sensibili trattati a scuola. Al centro della riforma: l’educazione sessuale.
“Intendiamo rafforzare l’alleanza tra la scuola e le famiglie”, ha dichiarato il ministro Giuseppe Valditara che presenta il concetto di “consenso formato”.
Per tutte le attività extracurricolari o di ampliamento dell’offerta formativa riguardanti la sessualità, sarà necessario il consenso scritto dei genitori.
Le famiglie dovranno ricevere “informazioni esaurienti legate a soggetti esterni che partecipano, il materiale didattico che verrà utilizzato, le finalità e le modalità di svolgimento delle attività proposte”.
“Per le attività di ampliamento dell’offerta formativa, cioè per le attività che devono svolgersi obbligatoriamente, stiamo parlando dunque specificamente in questo caso delle attività didattiche che devono svolgersi obbligatoriamente, – precisa Valditara in conferenza stampa – le scuole devono fornire agli studenti una attività formativa alternativa laddove sia stato da parte dei genitori negato il consenso“.
Se un genitore nega il consenso, la scuola dovrà garantire un’attività formativa alternativa.
“La scuola deve obbligatoriamente mettere a disposizione un’attività alternativa”, ha ribadito Valditara.
Nelle scuole dell’infanzia e primarie, potranno essere trattati solo i temi previsti dalle Indicazioni Nazionali.
Tra questi: “biologia, corpo umano, riproduzione, evoluzione biologica”.
I soggetti esterni che intervengono dovranno avere “requisiti di professionalità scientifica o accademica”. Nessuna attività potrà essere affidata a figure prive di competenze riconosciute.