In occasione della Festa dei Lavoratori 2025, Giorgia Meloni ha diffuso un videomessaggio su YouTube per celebrare “con i fatti” la giornata dedicata al lavoro. “Crediamo che questo sia il modo migliore per ringraziare gli italiani che ogni giorno contribuiscono a far grande la nostra nazione”, ha detto la Premier, sottolineando i risultati ottenuti in termini di occupazione.
Meloni ha rimarcato i dati positivi dell’ISTAT, rivendicando la creazione di “oltre un milione di posti di lavoro” in due anni e mezzo. Secondo la presidente del Consiglio, “abbiamo raggiunto il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è minima da 18 anni a questa parte”.
Il passaggio più controverso riguarda l’andamento dei salari. Meloni ha dichiarato:
“Da ottobre 2023 la tendenza è cambiata, e le famiglie stanno progressivamente recuperando il loro potere d’acquisto con una dinamica dei salari che è migliore e non peggiore rispetto a quella del resto d’Europa.”
Un’affermazione che rischia di apparire autoreferenziale e propagandistica, soprattutto alla luce del limitato impatto delle misure messe in campo dal governo in tema salariale: il principale intervento, l’esonero contributivo per i redditi medio-bassi, vale in media circa 80 euro al mese e terminerà a dicembre 2024.
Inoltre, quasi tutti i rinnovi dei contratti del pubblico impiego sono in ritardo, compreso quello del comparto scuola, della sanità e degli enti locali. Il CCNL 2022-2024 è ancora da firmare, e siamo già oltre la scadenza naturale.
Secondo una recente analisi del CNEL circa la metà dei lavoratori italiani ha il proprio contratto collettivo scaduto in attesa del rinnovo.
Meloni ha voluto dedicare il Primo Maggio alla sicurezza sul lavoro: “Non si può morire così. […] Il cordoglio non basta. Bisogna continuare ad agire”. Ha annunciato nuovi investimenti per oltre 1,2 miliardi di euro, stanziati insieme all’Inail per sostenere le imprese che puntano su sicurezza e prevenzione.
“Continueremo a mettere al centro la cultura della prevenzione”, ha aggiunto, promettendo formazione, più ispettori, e un sistema di incentivi e disincentivi legato alla condotta delle aziende, “con particolare attenzione al mondo agricolo”.
Un passaggio è stato dedicato anche al mondo della scuola: “Intendiamo occuparci anche di scuola, non solo rafforzando la conoscenza di questi temi, […] ma anche rendendo strutturale l’assicurazione Inail per studenti e docenti introdotta nel 2023”.
Infine, ha annunciato un nuovo confronto con le parti sociali per rafforzare le misure già previste, auspicando un’alleanza con sindacati e imprese.
“Buon primo maggio a tutti i lavoratori, che con orgoglio possiamo dire che non sono mai stati così tanti in Italia”, ha concluso. Una celebrazione istituzionale che però non nasconde le contraddizioni tra numeri ottimistici e una realtà contrattuale ancora sospesa.