I primi mandati di pagamento NASpI per il mese di maggio 2025 sono stati disposti a fine aprile, ma non si riferiscono ancora all’indennità del mese corrente. Si tratta di arretrati relativi a giornate di marzo 2025 che non erano state liquidate nei pagamenti precedenti.
Un esempio concreto è riportato in un mandato di pagamento visionato da TuttoLavoro24.it: l’importo erogato è di 25,20 euro, con valuta il 5 maggio 2025. La causale è “NASPI”, e il pagamento è stato disposto da INPS tramite banca, con accredito su conto corrente.
L’indennità fa riferimento a 1 solo giorno di NASpI: dal 29 al 31 marzo 2025, con l’importo lordo di 25,76 euro, al quale è stata applicata una ritenuta IRPEF di 0,56 euro, per un totale netto di 25,20 euro.
Questa disposizione è stata generata negli ultimi giorni di aprile, come spesso accade per le mensilità arretrate. È quindi importante non confondere questi importi con la mensilità intera di aprile, che verrà pagata più avanti nel mese di maggio, con cifre decisamente superiori.
L’INPS solitamente eroga la NASpI mensile attorno al 9 del mese successivo. Ciò significa che per la mensilità di aprile 2025, i pagamenti saranno verosimilmente accreditati tra l’8/9 maggio.
Per capire se l’importo ricevuto è relativo ad arretrati e non al mese pieno:
Verifica il numero di giorni indicati nella nota. Controlla se compare la dicitura “da [data] a [data]”. Confronta l’importo con i mesi precedenti.
Un pagamento inferiore ai 100 euro è quasi sempre indice di giornate residue o arretrate.
Molti lavoratori, come i metalmeccanici, che hanno lasciato il lavoro con incentivo all’esodo stanno ricevendo la NASpI. Per loro, queste disposizioni parziali possono sembrare anomale, ma sono normali assestamenti da parte dell’INPS, soprattutto nei primi mesi dopo l’avvio della prestazione.