Stipendi Scuola: Spieghiamo i Debiti nei Cedolini di Marzo, Aprile e Maggio 2025

Per circa 50 mila dipendenti appartenenti al Personale ATA titolari di posizione economica, i mesi di marzo, aprile e maggio sono stati caratterizzati da un debito sullo stipendio dovuto ad un ricalcolo dell’assegno relativo alla posizione economica.

In questo articolo ci occuperemo del conguaglio della prima posizione economica, che ha interessato 46.127 partite di stipendio gestite da NoiPA.

Per i titolari della seconda posizione economica (122 dipendenti) la procedura è analoga.

Personale ATA: cos’ la Posizione Economica?

La Posizione Economica è un assegno stipendiale di 108,33 euro mensili (per tredici mensilità) che viene erogato agli amministrativi che ne hanno diritto.

L’assegno è stato introdotto dal CCNL comparto Istruzione e Ricerca firmato il 18 gennaio 2024 con decorrenza dal 1° maggio 2024. L’assegno “Posizione Economica” ha sostituto il precedente assegno “Valorizzazione Professionale” di 92,31 euro mensili sempre con decorrenza dal mese di maggio 2024.

Il conguaglio di Luglio 2024 al Personale ATA

Nel mese di luglio NoiPA ha adeguato l’importo della posizione economica relativo ai mesi di giugno e agosto con questa operazione:

Durante le operazioni di conguaglio – che hanno determinato la liquidazione di una trentina di euro – è stato “dimenticato” di inserire, nel dovuto, la ritenuta per opera di previdenza in quanto l’assegno è utile ai fini del TFS o del TFR.

Una ritenuta in meno fino a novembre

Una volta effettuato il conguaglio, la posizione economica è stata erogata da maggio a novembre senza operare la ritenuta del 2% per il TFR/TFS:

Nel mese di dicembre, NoiPA ha iniziato ad applicare sull’assegno erogato anche l’opera di previdenza del 2%.

Restava pertanto da recuperare il 2% per 7 mesi – da maggio a novembre – pari a 15,17 euro che avrebbero dovuto essere così calcolati:

(108,33 x 7) x 2 : 100 = 15,17 euro

Il conguaglio di marzo

Per recuperare i 15,17 euro di contribuzione NoiPA ha così operato:

  • ha calcolato un debito di 758,31 euro (108,33 x 7) che è stato recupero in due rate di euro 369,11 a marzo e aprile più il saldo di 20,09 euro a maggio 2025.
  • ha liquidato l’importo lordo previdenziale di 758,31 euro a marzo 2025 al lordo di contributi e irpef pari ad un netto di 518,79 euro a tassazione separata dando così l’impressione che il debito fosse maggiore rispetto ai 15,17 euro dovuti.

Bisogna tener conto che il debito applicato ha diminuito l’imponibile fiscale e, quindi, l’irpef pagata è stata ridotta per un importo pari all’aliquota marginale applicata.