Per molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione, la ricarica di maggio 2025 potrebbe essere la penultima. Chi ha iniziato a ricevere il sussidio a gennaio, infatti, si avvicina al limite massimo dei 18 mesi consecutivi di erogazione previsti dalla normativa.
L’Assegno di Inclusione (AdI) è una misura di sostegno economico attiva dal 1° gennaio 2024, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. È destinato alle famiglie con almeno un componente in condizioni di fragilità, come:
Per ricevere l’AdI è necessario:
Nella modalità di erogazione, l’Assegno di Inclusione ricalca il Reddito di Cittadinanza. Quindi viene pagato a metà e a fine mese:
Ma anche nella durata funziona uguale al RdC. L’AdI, infatti, ha una durata massima di 18 mesi consecutivi. Ciò significa che per chi ha iniziato a riceverlo non appena è entrato in vigore, a gennaio 2024, la ricarica di giugno 2025 potrebbe essere l’ultima. E quindi quella di maggio la penultima.
Per ripristinare i pagamenti è necessario attendere un mese. La legge prevede infatti che dopo i 18 mesi di fruizione dell’Assegno di Inclusione ci sia un mese di sospensione obbligatoria. Solo successivamente sarà possibile presentare una nuova domanda. L’indicazione proviene anche dalla pagina del Ministero del Lavoro:
Questo significa che le prime interruzioni dei pagamenti dell’AdI potrebbero avvenire già a partire da luglio 2025. Le ricariche riprenderanno poi da agosto.