Con l’arrivo di maggio, molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione si chiedono se l’INPS pagherà anche i carichi di cura come accaduto ad aprile.
Vediamo a chi spettano questi importi e quando vengono erogati.
L’Assegno di Inclusione (AdI) è una misura di sostegno economico introdotta nel 2024, in sostituzione del Reddito di Cittadinanza. È destinato ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di fragilità economica e sociale. Per accedere al beneficio, è necessario soddisfare determinati requisiti:
L’importo dell’Assegno di Inclusione varia in base alla composizione del nucleo familiare e ai parametri assegnati nella scala di equivalenza. Di solito tra un mese e l’altro l’importo in pagamento non cambia, a meno che non si verifichino delle condizioni tali da giustificare una variazione dell’ammontare del sussidio.
Ad aprile, per esempio, INPS ha finalmente riconosciuto gli importi arretrati spettanti per i carichi di cura. Questi ultimi, variabili in base alla composizione del nucleo familiare, sono determinati secondo la scala di equivalenza, che attribuisce un coefficiente aggiuntivo di 0,40 per la presenza di:
Alle famiglie in cui sono presenti membri con tali caratteristiche INPS riconosce quindi un importo aggiuntivo per i carichi di cura. Ad aprile l’Istituto ha erogato gli arretrati relativi al 2024, soprattutto per quei carichi di cura che sono stati assegnati d’ufficio nel gennaio 2025 (come previsto da INPS nel messaggio n. 592 del 17 febbraio 2025).
I beneficiari interessati si chiedono quindi se gli importi extra saranno pagati anche a maggio.
Come accennato sopra, nel mese di aprile l’INPS ha effettuato un accredito extra sulla Carta di Inclusione per molti beneficiari, includendo gli importi arretrati relativi ai carichi di cura per il 2024.
Questi importi extra ci saranno anche nella ricarica di maggio? Se i carichi di cura sono già stati riconosciuti e pagati ad aprile, non sono previsti ulteriori accrediti specifici. Tuttavia, l’importo mensile dell’Assegno di Inclusione continuerà a riflettere la loro presenza nel nucleo familiare, influenzando l’importo complessivo erogato. Il pagamento dei carichi di cura quindi continuerà, ma sarà incluso nella ricarica ordinaria.
Se invece il pagamento degli aumenti arretrati dovuti al riconoscimento del carico di cura ad aprile non è avvenuto, è possibile che arrivi a conguaglio con la ricarica di maggio.