È stata finalmente fissata la data dello sciopero dei lavoratori McDonald’s, con annunciate chiusure e disagi in numerosi punti vendita in tutta Italia.
Dopo settimane di mobilitazione e trattative senza esito, le sigle sindacali hanno confermato l’iniziativa, che coinvolgerà migliaia di dipendenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è sollecitare l’azienda ad aprire un tavolo per il contratto integrativo aziendale, richiesto da tempo e ancora disatteso.
Mercoledì 7 maggio i lavoratori di McDonald’s in Italia scenderanno in piazza per protestare contro l’indisponibilità della multinazionale a definire un contratto integrativo aziendale di gruppo.
La data scelta è strategica. Lo sciopero, indetto da Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS, prevede infatti un presidio e un flash mob alle ore 14:30 presso il Palacongressi di Rimini, in concomitanza con la convention annuale di McDonald’s Development Italy, alla quale parteciperanno i 170 licenziatari del marchio presenti sul territorio italiano.
Le organizzazioni sindacali denunciano il persistente rifiuto di McDonald’s e di parte dei suoi licenziatari ad avviare un tavolo di confronto per la sottoscrizione di un contratto integrativo aziendale di gruppo.
Tale contratto, previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Ristorazione sottoscritto e rinnovato il 5 giugno 2024, è fondamentale per riconoscere condizioni di miglior favore sul piano economico e normativo da applicare agli oltre 4.000 dipendenti della McDonald’s Company e ai circa 31.000 lavoratori impiegati nei punti vendita in franchising.
«La mobilitazione – affermano Filcams, Fisascat e Uiltucs in un comunicato stampa unitario del 5 maggio – continuerà finché McDonald’s non riconoscerà ai propri dipendenti la dignità e il rispetto che meritano, accettando di aprire un tavolo negoziale per definire un contratto integrativo aziendale, così come già avviene con altri grandi operatori della ristorazione nel nostro Paese. Il marchio McDonald’s è il maggior datore di lavoro della ristorazione commerciale in Italia, ma i suoi lavoratori si trovano spesso in condizioni meno favorevoli rispetto a quelle garantite da altri gruppi del settore che hanno già siglato contratti di secondo livello. Le lavoratrici e i lavoratori McDonald’s meritano di più».